Nelle etichette per alimenti inglesi, anche i tempi di smaltimento delle calorie?

Nel Regno Unito la tendenza al sovrappeso e l’obesità sono problemi molto diffusi tra la popolazione, a causa della sedentarietà e del consumo di cibi poco salutari (e molto calorici). Così, la Royal Society of Public Health, organizzazione britannica che si occupa di salute, ha chiesto l’introduzione sulle etichette degli alimenti di quelle che definisce come “attività equivalenti�.

In sostanza si tratta di un nuovo sistema di etichettatura che mostra, in modo semplice e chiaro, per quanto tempo occorrerebbe praticare una certa attività fisica per smaltire le calorie apportate da bevande e cibi.

Un’immagine esemplificativa di questo nuovo approccio, riportata qui sopra e curata dalla Royal Society of Public Health, mostra degli omini che corrono, vanno in bicicletta e nuotano all’interno di caselline che riportano rispettivamente i minuti necessari per bruciare il contenuto calorico di quanto consumato.

In generale le etichette che accompagnano gli alimenti possono giocare un ruolo molto importante per i consumatori, che possono trovarvi preziose informazioni su ingredienti, luogo di produzione, eventuali allergeni e, appunto, calorie: bisogna solo “ricordarsi� di leggerle (e con occhio critico, naturalmente).
 
Per quanto riguarda nello specifico il caso inglese, la Royal Society of Public Health ha dichiarato che adottando queste innovative etichettature si potrebbe compiere un passo concreto per contrastare il problema dell’obesità in aumento in Gran Bretagna; un recente sondaggio condotto dall’organizzazione ha mostrato che due terzi di un campione intervistato è favorevole a tale iniziativa.