Goloso e Curioso
BILTMORE BLOOMS FESTIVAL

BILTMORE BLOOMS FESTIVAL

Il Biltmore Blooms Festival of Flowers alla Biltmore Estate (North Carolina USA) inizia vivacemente col giallo dei narcisi e delle forsizie in fiore nei giardini, in coincidenza con opulente esposizioni di piante in vaso e sfarzosi fiori all’interno della Biltmore House. Prosegue nella stagione con una massiccia fioritura di 75.000 tulipani, che abbondano all’entrata principale e nella grande esposizione al Walled Garden, col picco della fioritura a metà aprile. La più grande esplosione di colori vibranti avviene a fine aprile nel giardino di oltre 8.000 ettari: 1000 le azalee multi colorate native ed ibride e cascate di fiori esotici appena sbocciati nei giardini naturali e lungo i sentieri per le passeggiate, accanto a magnolie, conifere e sanguinelle. Poi rododendri e rose presso gli Historic Rose Garden. Nel giardino d’inverno fioriscono anche le orchidee. Il Giardino all’italiana abbellisce d’atmosfera europea ed é un luogo perfetto per una riflessione: le statue e tre piscine simmetriche con ninfee d’acqua vittoriane - giganteschi dischi spinosi con fioritura notturna e profumo d’ananas - papiri e prati curati. La primavera alla Biltmore Estate di Asheville riserva molteplici spettacoli, oltre a quello naturale, all’Antler Hill Village musica dal vivo e l’esperienza vinicola attraverso le storiche cantine ove una guida accompagna l’assaggio di robusti rossi, rinfrescanti rosé e bianchi cristallini. Che ci si creda o no, l’azienda vinicola più visitata negli USA non si trova nella Napa Valley, bensì alla Biltmore Estate tra le Blue Ridge Mountains della North Carolina, ove la gastronomia raffinata s’accompagna ai vini qui prodotti in un elegante intrattenimento, come da tradizione iniziata alla fine del 19° secolo. George Vanderbilt collezionava e gustava raffinati vini nella sua grandiosa dimora, li serviva alla famiglia, agli amici ed agli ospiti, ispirando il nipote William A.V. Cecil, che anni dopo creò vigneti e la Biltmore Winery . Una naturale estensione del patrimonio agricolo della Biltmore ed una missione per l’auto sostenibilità. Da non mancare la visita alla opulenta Biltmore House con le sue 250 stanze: é la più grande dimora privata d’America con un’inestimabile collezione d’arte e d’antiquariato da ammirare in un tour di 2 ore con l’ausilio di un audio tour.    Infine uno sguardo ravvicinato agli oggetti rari ed esotici della collezione Vandelbilt: dalle armi dei Samurai all’intricata toilette di Cartier con diamanti a giade incastonate, fino ad una prima Harley-Davidson che testimonia la passione dei Vanderbilt per i trasporti motorizzati!http://www.biltmore.com Arrivateci presto verso le 9.00 del mattino per sfuggire ai tanti visitatori e per sfruttare l’intera giornata. Assicuratevi d’arrivarci in auto poiché la Biltmore House dista circa 5 km  dall’entrata principale del podere; ci sono ulteriori 8 km per raggiungere la Winery. Procuratevi all’Ice Cream Shop fuori dalla Biltmore House un cesto per il picnic: molteplici sono i posti ideali per una pausa pranzo nel podere. Volendo completare l’esperienza in bellezza, calcando lo stile dei Vanderbilt, si soggiorna nello storico Cottage on Biltmore Estate, un tempo residenza dei giardinieri, poi alloggio per ospiti VIP ed oggi albergo esclusivo.http://www.biltmore.com/stay/cottage

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Claudio Zeni

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Biltmore blooms festival

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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