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IL RISTORANTE LA CUCINA DI PESCEPANE  LO STREETFOOD DI MARE TROVA CASA IN SANT’AMBROGIO A FIRENZE

IL RISTORANTE LA CUCINA DI PESCEPANE LO STREETFOOD DI MARE TROVA CASA IN SANT’AMBROGIO A FIRENZE

Il foodtruck mette radici: a due passi da piazza Sant’Ambrogio, cuore della movida fiorentina, apre  mercoledì 22 marzo 2017, il ristorante “La Cucina di Pescepane". Lo streetfood di mare trova casa in via Carducci 15 r, mantenendo intatto lo spirito che ha conquistato piazze, festival e feste private con l’apecar vintage, primo street seafood itinerante di Firenze. Sapori e profumi decisi, in cui il pane e il pesce, come dice il nome stesso del locale, fanno da filo conduttore del menu. Che si compila in autonomia al tavolo, segnando quantità e ordine delle portate, e si consegna al personale di sala, a conferma di uno stile easy anche al ristorante. La proposta culinaria è concentrata in una selezione limitata di piatti e variabile a seconda delle stagioni: il “pescepane” da cui deriva l’insegna, ovvero il panino fritto con le acciughe e la mozzarella, si ritrova tra gli antipasti in versione crostino, mentre tra i piatti più rappresentativi emergono il fritto misto imperiale con gamberi argentini, anelli, ciuffi, latterini e mazzancollecon crudité di verdure, acciughe e sarde con panatura di mandorla e finocchio e panzanella di mare croccante con cozze, vongole e gamberetti. Il pane, infatti, fa da filo conduttore nei piatti, magari sotto forma di panature originali, in continuo dialogo con l’altra metà dell’insegna: il pesce. Niente spaghetti allo scoglio, invece, o alcun tipo di pasta ma piuttosto zuppe, creme e minestre di mare. Ogni giorno la lavagna ospiterà un paio di proposte diverse, a seconda della disponibilità degli ingredienti e della fantasia in cucina. Chiude il menu una serie di sorbetti creati ad hoc da Carapina per Pescepane. Da bere si può scegliere tra vino bianco della casa al bicchiere o una breve lista di etichette italiane (una bollicina, un bianco, un rosé, un rosso). In alternativa birra artigianale o Menabrea o bibite gassate (ma sempre in vetro). Le materie prime arrivano direttamente dal vicino Mercato di Sant’Ambrogio, tranne il pesce, che viene acquistato da fornitori certificati e ormai di fiducia. Tutto è ordinabile anche da asporto, per chi volesse godersi il pranzo o la cena all’aria aperta, anche se a breve è previsto un dehors sulla strada per godersi il clima primaverile. La Cucina di Pescepane sarà aperta da domani a pranzo e a cena (orario 12-15 e 19-23), tutti i giorni tranne il lunedì. I locali sono stati completamente ristrutturati, il motivo della spina di pesce abbraccia tutti gli spazi, su pareti e arredi – in stile vintage da vecchio porticciolo – domina il verde acqua. Alcuni complementi d’arredo sono stati ricavati da casse di vino riadattate, altri da elementi prettamente marinari, come le nasse da pesca, trasformate in lampadari, o le corde al posto delle tende. I piatti arrivano in cocottine di metallo bianco e blu in pieno stile barca. Al timone della sala da 28 posti Tommaso Giovannini e Gianni Pierattoni, già soci nell’impresa del foodtruck, mentre il terzo socio fondatore, Nicola Pasqua, rimarrà a coordinare la parte relativa allo streetfood con le 2 Apecar. A loro si sono aggiunti in questa avventura altri due amici: Simone Landi e Matteo Rodà. Dal 15 aprile al 15 ottobre, infatti, l’apecar vintage verde mare di Pescepane tornerà sul Lungarno del Tempio insieme ai truck de La Toraia, con gli hamburger di vera Chianina, e i gelati d’autore di Carapina. E sono sempre di più le richieste per la partecipazione a feste private, matrimoni, battesimi, eventi aziendali e compleanni per la fornitura di un catering su 3 ruote.

 

Claudio Zeni

 

 

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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