Goloso e Curioso
AL RISTORANTE DEL DUE TORRI HOTEL DI VERONA UN VIAGGIO VERSO L’ISOLA CHE NON C’E’

AL RISTORANTE DEL DUE TORRI HOTEL DI VERONA UN VIAGGIO VERSO L’ISOLA CHE NON C’E’

Lo Chef stellato Pasquale Palamaro, approderà venerdì 31 Marzo al Ristorante del Due Torri Hotel di Verona portando con sé  i colori e i sapori della sua Ischia in un prelibato incontro con la virtuosa cucina del Resident Chef Roberto Ottone. Si preannuncia così una serata davvero speciale guidata da un Menu pensato a due teste e realizzato a quattro mani. Un appuntamento che inaugura in grande stile una serie di incontri che vedranno le arcate trecentesche del Due Torri Lounge & Restaurant e la panoramica Roof Top Terrace come palcoscenici privilegiati di raffinate cene d’autore. Perché la moderna cucina è così, sperimentazione, ricerca, contaminazione, un continuo confronto con gli interpreti e gli ambasciatori dei diversi territori. L’isola che non c’è, questo il tema scelto per la serata: un fantastico viaggio attraverso le sensazioni che i piatti sapranno suscitare. Perché l’isola è lo scenario ideale del racconto, lo spazio principe del sogno e dell’utopia, il luogo dell’anima che ci comprende e in cui amiamo abbandonarci. La mèta verso cui ci guidano le emozioni. In realtà Pasquale Palamaro ce l’ha eccome la sua isola, la verde Ischia in cui è nato e in cui tutt’ora opera dopo aver girato il mondo per conoscere culture diverse, mutuare esperienze, scoprire materie prime. “La cucina di Pasquale Palamaro è in forte crescita e siamo sicuri che riserverà molte sorprese perché è attenta alla leggerezza complessiva del percorso proposto, lontana da ogni grevità e facilitazione palatale. Una cucina che sa perfettamente quello che sta succedendo nel mondo e che ha già disegnato la rotta lungo la quale la materia prima di questa straordinaria isola intercetta il bisogno di alleggerimento e di essenzialità sempre più diffuso. Se c’è una personalità su cui puntare in Campania nei prossimi anni, è quella di Pasquale Palamaro. Capace di fare una cucina gourmet d’Albergo lontana da ogni noia”. Così scrive sul suo Wineblog Luciano Pignataro, giornalista de Il Mattino, collaboratore della Guida Vini di Slow Food e di quella Ristoranti de L’espresso. La sua carriera è costellata da collaborazioni del calibro di Aimo e Nadia, Antonino Cannavacciuolo, Alfonso Iaccarino, Antony Genovese, Ugo Alciati, Emanuele Scarello, solo per citarne alcuni. Tanti confronti che hanno contribuito a definire la vera identità di Pasquale Palamaro e della sua cucina che lui sintetizza in MARE, MARE, MARE, in cui schiume di iodio e di mediterraneo fanno da contorno alle creative interpretazioni che il nostro patrimonio ittico concede. Dal mare di Ischia al Lago Maggiore: il secondo protagonista della serata è il resident chefRoberto Ottone, che si forma all’Istituto Alberghiero di Stresa per crescere con esperienze in Hotel da 4 a 5 stelle come il Miramonti Relais del gruppo Berlucchi in Franciacorta. Nella sua formazione ci sono anche celebri stellati come il Joia di Milano di Pietro Lehmann e la Terrazza dell’Hotel Eden di Roma, ma è al Regina Palace Hotel di Stresa, fra i più blasonati del Verbano, che Roberto riesce ad esprimere al meglio la sua talentuosa cucina diventando Executive Chef. “Fosse un filosofo potremmo parlare di decostruttivismo, se fosse un pittore di trompe l’oeil, ingannatore di sguardi, a Roberto Ottone piace giocare con le consistenze, i colori, cercare l’effetto da prestidigitatore. E’ senz’altro un grande virtuoso, un solista di primo piano capace di vivere un piatto come un dipinto, un Peter Greenway prestato ai fornelli, con colori vividi e composizioni che sembrano drammaturgie”. Così Andrea Dallapina, filosofo, scrittore e giornalista professionista ritrae nel libro Cucina d’Autore Roberto Ottone, affascinato dalla sua capacità di stupire e di destrutturare anche i piatti più noti, per ricomporli in inedite forme e consistenze. Arrivato al Ristorante del Due Torri Hotel nel novembre scorso, Roberto ha saputo armonizzare con grande capacità la sua origine lacustre con i sapori ed i prodotti del territorio veronese, interpretando la tradizione con quel suo tocco sempre creativo. L’intrigante Menu a quattro mani sarà accompagnato dai vini della cantina Fattori, azienda premiata a livello internazionale per la qualità dei suoi prodotti. Saranno serviti il Lessini Durello Roncà Metodo Classico 36 mesi, il Soave Danieli, il Valpolicella Col de la Bastia tutti rigorosamente DOC e il DOCG Recioto di Soave Motto Piane, in abbinamento alle proposte  di terra e di mare pensate dagli Chef per una serata di piacere a tutto tondo. L’appuntamento segna l’inizio di un percorso sensoriale che vedrà Roberto Ottone al centro di stimolanti incontri e confronti con gli Chef interpreti dei diversi territori, in un viaggio guidato alla scoperta della cucina d’autore. Sarà la suggestiva Terrazza nel cuore della città antica ad accogliere i prossimi incontri, una magica location per un’indimenticabile esperienza sotto le stelle.

Claudio Zeni

 

 


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Al ristorante del due torri hotel di verona un viaggio verso l’isola che non c’e’

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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