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Non solo terme e mare, il portale Isoladischia.com racconta la tradizione culinaria di terra dell’Isola d’Ischia
L’Isola, nota anche con il nome di Isola Verde, ha una grande tradizione culinaria, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. A differenza di quanto si potrebbe supporre, i piatti forti della cucina ischitana non sono a base di pesce, ma propongono carne e legumi, con piatti “poveri”, ma semplici e genuini, e, proprio per questo, ricchissimi di gusto. Forse non tutti sanno che qui sull’isola, in una notte di piena estate, sono nati gli spaghetti alla puttanesca. Si racconta che l’architetto Sandro Petti, durante una serata con amici artisti, avesse finito il cibo conservato in cucina. Ma la fame dei suoi ospiti era tanta, e qualcuno, allora, gli chiese di cucinare una “puttanata qualsiasi”. Prese dei pomodorini, qualche oliva, capperi, aglio, olio e prezzemolo e nacquero così gli spaghetti alla puttanesca.
Ma il re della tavola domenicale degli ischitani doc è il coniglio, simbolo della tradizione alimentare dell’isola, dove ogni anni se ne consumano circa 40 chili. A caratterizzare questo piatto è il profumo delle erbe aromatiche locali, basilico, timo, piperna e maggiorana, oltre alla dolcezza dei pomodorini campani. Molto apprezzato è anche il fagiolo zampognaro, conosciuto come l’oro nero delle terre di Campagnano. La sua particolarità, oltre al colore scuro, rossastro e con piccole striature bianche, è quella di restare croccante anche dopo tre ore di cottura. Vengono proposti conditi con solo un filo d’olio a crudo e una spolverata di prezzemolo, oppure su di una bruschetta di pane cafone. Il fagiolo zampognaro, appena qualche anno fa, era un prodotto in via d’estinzione, ma grazie alla condotta Slow Food di Ischia e Procida, è ora presente in abbondanza.
Per quanto riguarda lo street food, il panino tipico sull’isola è la zingara, fatta con il pane cafone tostato, un velo di maionese, mozzarella, prosciutto crudo, fette di pomodoro e due foglie di lattuga.
Isoladischia.com ha messo a disposizione dei turisti il Centro di Assistenza Turistica Gratuita, contattabile al numero 081 19751999. Il servizio offre ogni tipo di informazione turistica, da come raggiungere l’isola a informazioni su costi ed eventuali offerte e promozioni per gli alberghi.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981