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LE PRIME MOSTRE DEL 2018 A PARIGI

LE PRIME MOSTRE DEL 2018 A PARIGI

Dopo 365 giorni di grande fervore culturale, è ora di scoprire cosa offrirà Parigi agli amanti dell'arte nelle prime settimane del 2018. 

Come sempre la Ville Lumière è pronta a offrire un ricco ventaglio di appuntamenti a tutti gli appassionati fin dai primi mesi del nuovo anno, mentre, tra quelle iniziate nel 2017, alcune attendono i visitatori ancora per giorni, settimane e anche mesi.

A inaugurare una delle prime mostre parigine del 2018 sarà il Petit Palais con "Les Hollandais à Paris, 1789-1914 - Van Gogh - Van Dongen - Mondrian", dal 6 febbraio al 13 maggio. Dalla tradizione della pittura floreale alle rotture estetica della modernità, la mostra - organizzata in collaborazione con il Museo Van Gogh di Amsterdam - metterà in evidenza i ricchi scambi artistici, estetici e amichevoli che intercorsero tra i pittori olandesi e francesi del regno di Napoleone all'alba del XX secolo. Per info: Les Hollandais à Paris, 1789-1914 - Van Gogh - Van Dongen - Mondrian

Dall'8 febbraio all'8 luglio, il Musée Marmottan proporrà "Corot, peindre la figure humaine", dedicata a Camille Corot - oggi universalmente famoso per i suoi paesaggi - in veste di talentuoso pittore di figure umane. Ritratti di nudi, monaci assorti nella lettura, contadini, modelli di bottega, bambini, donne alla moda e uomini in armatura, Corot ha dipinto con successo tutti i tipi di figure umane. Attraverso una sessantina di capolavori provenienti dalle più importanti collezioni pubbliche e private di Europa e Stati Uniti, la mostra intende mettere in luce un aspetto originale e brillante della produzione del primo paesaggista moderno. Per info: Corot, peindre la figure humaine

A partire dal 9 marzo e fino al 23 luglio, presso il Musée Jacquemart-André sarà invece allestita "Mary Cassatt, une américaine à Paris". Ritenuta, durante la sua vita (1844 - 1926), la più grande artista statunitense, Cassatt visse quasi sessant'anni in Francia, divenne allieva di Degas e fu l'unica pittrice americana ad aver esposto con il gruppo degli impressionisti a Parigi. Per info: Mary Cassatt, une américaine à Paris

In primavera sboccerà un altro omaggio della città all'impressionismo: è quello che verrà offerto dal Musée de l'Orangerie con la mostra "Nymphéas. L'abstraction américaine et le dernier Monet", dal 13 aprile al 20 agosto. Nel 1955, Alfred Barr - primo direttore del MoMa - portò a New York le Ninfee di Monet: il pittore francese venne presentato negli Stati Uniti come "un ponte tra il naturalismo dell'inizio dell'Impressionismo e la più avanzata scuola di astrazione contemporanea" e le sue Ninfee furono messe in prospettiva con i dipinti di Pollock. Per info: Nymphéas. L'abstraction américaine et le dernier Monet

Chi sarà a Parigi nelle prime settimane del nuovo anno avrà ancora la possibilità di vedere alcune delle mostre più suggestive che hanno costellato la proposta artistica e culturale della Ville Lumière nel 2017. 

Fino all'11 febbraio: gli amanti dell'arte scultorea potranno ancora ammirare la mostra "Etre Pierre" al Musée Zadkine. L'idea è quella di proporre una riflessione sulla pietra come materiale tanto amato dagli scultori di tutti i tempi, a partire dalle opere dell'artista russo naturalizzato francese Ossip Zadkine (1890-1967).

Fino al 5 marzo c'è tempo per vedere "Etre moderne, le MoMA à Paris" alla Fondation Louis Vuitton: una selezione di opere che tracciano il ruolo del MoMA di New York nel suo ruolo di collezionista d'arte.

Fino all'8 aprile al Petit Palais ancora qualche mese per vedere "L'art du pastel de Degas à Redon" e scoprire un lato ancora poco conosciuto della storia dei dipinti a pastello.

Ultimissima chiamata a gennaio, invece, per diversi appuntamenti presso Centre Pompidou, Grand Palais, Musée Marmottan, Musée Maillol, Musée du Quai Branly e Musée Jacquemart-André.

Tutte le informazioni per raggiungere Parigi con le migliori tariffe in aereo, in treno e con pacchetti organizzati su http://it.france.fr/it/feelparisregion .

 

Claudio Zeni

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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