Goloso e Curioso
TORNANO A BRILLARE LE STELLE DEL PICCOLO PRINCIPE DI VIAREGGIO

TORNANO A BRILLARE LE STELLE DEL PICCOLO PRINCIPE DI VIAREGGIO

Leggenda vuole che la Guida Michelin sia nata da un intento tutt’altro che legato al cibo. All’epoca della prima edizione, infatti, la Michelin si occupava esclusivamente della produzione di pneumatici ma si trovava ad affrontare un annoso problema: in tutta la Francia c’erano appena 2400 guidatori d’automobili! Come aumentare, allora, la vendita di pneumatici con un così piccolo campione d’utenza? L’idea è semplice quanto brillante: facendo sì che venissero consumati più in fretta! La Guida Michelin aveva l’intento di spingere a muoversi qua e là per provare i ristoranti più rinomati… finendo così per consumare le gomme delle automobili! Anni più tardi, al di là della veridicità o meno della leggenda, ciò che resta è una guida punto di riferimento per golosi e curiosi e un riconoscimento, quello della Stella Michelin, che è motivo di immenso vanto per chef e ristoranti che possono fregiarsene. Uno di questi si trova a Viareggio, in uno storico Hotel e riaprirà per la stagione domani 29 Aprile. Stiamo parlando del Ristorante Piccolo Principe di Viareggio, guidato da dodici anni dallo Chef Giuseppe Mancino e situato all’interno del Grand Hotel Principe di Piemonte, che ne ha ben due di Stelle. Natali campani, importanti esperienze nelle cucine d’Italia e del mondo e poi una decisione: quella di fermarsi nella cucina del Piccolo Principe di Viareggio per crescere insieme al ristorante. Giuseppe Mancino porta nella sua cucina tutto l’estro e la passione del sud, mescolandoli con prodotti locali in raffinati ed insoliti accostamenti di gusto. Ed il suo stile e le sue scelte gastronomiche non trovano solo la conferma nei numerosi riconoscimenti ottenuti, ma anche nella soddisfazione della clientela che alloggia in hotel e non. Chi sceglie di provare l’esperienza della cucina del Piccolo Principe può cenare nella sala al quinto piano con splendida vista sul mare e sulle vicine montagne, o nella terrazza a bordo piscina sul roof garden. Il Ristorante, aperto solo da fine aprile a metà ottobre, propone un menu à la carte, un menu degustazione di mare ed uno di terra, e un percorso gastronomico di 10 corse curato giornalmente dallo Chef, oltre alla vasta scelta della cantina che offre più di 800 etichette principalmente toscane ma anche italiane ed estere. Varietà, accostamenti coraggiosi, materie prime d’eccezione e contaminazioni esotiche , per tutto questo la cucina del Piccolo Principe ha meritato due Stelle Michelin. Mare e terra si alternano nel sapiente gioco degli antipasti dove troviamo Triglie di scoglio croccante con essenza di pomodoro, scarola, maionese di capperi e mozzarella di bufala, Baccalà candito con puntarelle cotte e crude, “Pil-Pil” ai ricci di mare, patate e polvere d’agrumi, ma anche l’Uovo croccante con crema di borragine, Parmigiano Reggiano, lamponi e germogli d’insalata e Come un Cocktail: lattuga romana con scampi, maionese al lime e caviale “Calvisius”. Doveroso un omaggio alla Toscana con il Sushi toscano affumicato: tartare di manzo con pecorino, tartufo “Selezione Savini” ed erbe amare. Nei primi spazio alla pasta fatta a mano con i Ravioli di farina di riso ripieni di granchio, lumachine di mare, alghe e pomodoro giallo e con gli Agnolotti ripieni di cipolla fondente, coda di bue, la sua salsa, sedano verdee tartufo “Selezione Savini”. Arricchiscono la scelta i Bottoni di pasta cotta con ricotta di bufala, limone, carpaccio di gamberi rossi, favette e peperoncini di fiume edil Risotto al verde con prezzemolo, Parmigiano Reggiano, lumache e assenzio. Tipicamente campano uno dei signature dish dello Chef: Calamarata di Gragnano servita con frutti di mare, calamari e punte d’asparagi. Chiude la scelta dei primi il prezioso lo Spaghettone Oro Verrigni con piselli, mozzarella affumicata, datterini canditi e pesto di basilico rosso. Tra i secondi, tre piatti di pesce(Ombrina cotta al carbone con salsa barbecue, variazione di carciofi, calamaretti spillo e funghi di stagione, Pescato del giorno arrostito con salsa allo zimino, crostacei, bietola rossa e crema di fiocchi e Tempura di crostacei e verdure con maionese agli agrumi) sono affiancati da altrettante pietanze di terra, robuste e sofisticate. Parliamo dell’Anatra al tamarindo con il suo “jus”, indivia belga agli agrumi, cipollotti e salsa ai lamponi, del Piccione fagioli borlotti, cicoria, peperoni, caffè e fegato d’oca, e della Variazione d’agnello: la salsiccia, l’hamburger e la lombata con asparagi, patate al latte e tartufo Selezione Savini. I dessert sono realizzati con poco zucchero e con accostamenti interessanti e golosi: Duo di nocciole e lamponi “cremoso di nocciola tonda gentile ed una variazione di lamponi”. Panna cotta al miele di spiaggia con gelato ai pinoli del parco di San Rossore accompagnato con salsa al tè matcha. Il più particolare è l’Havana Special, mousse al cioccolato, cialda al cacao, crema inglese al tabacco, marasca e rum: un sigaro di cioccolata ripieno di mousse al cioccolato Amedei.

Grand Hotel Principe di Piemonte

Piazza Giacomo Puccini, 1, 55049 Viareggio (LU)

Telefono:0584 4011 – Fax 0584 401803

info@principedipiemonte.com –- 


Claudio Zeni

Tutti gli articoli >

ZeniClaudio
Tornano a brillare le stelle del piccolo principe di viareggio

ZeniClaudio

ZeniClaudio

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

Editore

Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»