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LA VACANZA ATTIVA DI ARABBA – FODOM UN’ESTATE A CONTATTO CON LA NATURA

LA VACANZA ATTIVA DI ARABBA – FODOM UN’ESTATE A CONTATTO CON LA NATURA

Sempre più persone cercano di approfittare di una fuga dalle calde città per dedicarsi alle attività outdoor e scoprire qualche nuova meta. Arabba e la valle di Fodom offrono numerosi spunti per spaziare tra escursioni a piedi, ferrate e arrampicate, oltre naturalmente alla mountain bike, sempre più regina delle Dolomiti patrimonio UNESCO. Nessun luogo meglio della montagna riesce a coniugare relax e vita attiva, se in più si vuole aggiungere alla vacanza un certo grado di suggestione paesaggistica, non resta che fare i bagagli e andare sulle Dolomiti, patrimonio mondiale UNESCO. Arabba è una destinazione turistica che si trova ai piedi del Passo Pordoi e del Passo Campolongo, luogo ideale per vivere una vacanza a stretto contatto con la natura e organizzare ogni giorno un’attività diversa, potendo contare anche sul supporto delle guide della zona. Abbiamo identificato tre proposte simbolo dell’estate di Arabba dedicate a chi non vuole rinunciare a tenersi in movimento lontano dalla città.

Mountain bike: nuovo percorso “Panoramic Tour Arabba” -Ad Arabba c’è posto per qualunque passione, anche per gli amanti delle ruote grasse. Infatti è appena stato realizzato un nuovo percorso dedicato alla mountain bike che prevede la partenza da Arabba con la funivia di Porta Vescovo per poi proseguire fino al Passo Pordoi. Da qui, risalendo con la seggiovia Saletei che conduce direttamente in cima al valico, si prosegue in direzione dell’Ossario Militare per poi discendere fino al Monte Burz e nuovamente rientrare ad Arabba. Il percorso prende il nome di Panorama proprio per la possibilità di visitare la Mostra Fotografica della Grande Guerra e l’Ossario Militare, oltre alle bellezze paesaggistiche, pedalando sotto le creste di Portavescovo e del Sas Ciapel per poi passare ai piedi del Gruppo del Sella.

Trekking: ferrata “Cesare Piazzetta” - Questa via ferrata richiede una buona tecnica alpinistica a causa dell’elevato grado di difficoltà. Si può partire dal Passo Pordoi, precisamente dall'Ossario, da qui si intraprende il sentiero n. 626-B per poi proseguire sulla destra seguendo il sentiero n. 626 (1:15’ per arrivare all'attacco della ferrata). L’alternativa è prendere la funivia del Sass Pordoi, scendere a piedi verso la  Forcella del Pordoi e poi intraprendere il sentiero n. 626 fino all’attacco della ferrata un po’ meno faticoso. 

Arrampicata: falesia Castello di Andraz - Sass de Bèita - Nel panorama delle falesie d’arrampicata, un occhio di riguardo spetta a quella che rappresenta un’autentica palestra sportiva su roccia naturale dal nome “Sass de Bèita”. Posta nella frazione di Castello, un paesino che conserva ancora intatti i suoi

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caratteri tipici, questa falesia è divisa in blocchi (dal livello 5° al 7b+) che danno la possibilità a climber di tutti i livelli di mettersi alla prova, godendo allo stesso tempo di una location molto suggestiva a livello paesaggistico. Imperdibile una visita al vicino Castello di Andraz per concludere la giornata con un tour ricco di storia e cultura.

Foto: Arabba_mtb©arabba-fodom-turismo

 

Claudio Zeni

 

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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