Goloso e Curioso
IL TINTORETTO DI BOWIE NELLA CASA-MUSEO DI RUBENS

IL TINTORETTO DI BOWIE NELLA CASA-MUSEO DI RUBENS

Da oggi, esposta ad Anversa presso la Casa di Rubens, si può ammirare la pala d’altare dell'Angelo che predica Santa Caterina d'Alessandria del suo martirio che Tintoretto dipinse tra il 1560 e il 1570 e che David Bowie acquistò nel 1980. Anche se l'icona rock raccolse durante la sua vita quasi esclusivamente opere d’arte moderna e contemporanea, la sua collezione privata, venduta all'asta da Sotheby's lo scorso 10 novembre, annoverava fra i suoi capolavori anche questa pala d'altare di Jacopo Robusti detto Tintoretto (1518-1594), dipinta per la chiesa di San Geminiano a Venezia, dove rimase fino all’anno della sua demolizione, nel 1807. La Casa-Museo di Rubens e il nuovo proprietario dell’opera di Tintoretto, un collezionista privato fiammingo che ha concesso in prestito permanente l’opera, tornano quindi a sancire ancora una volta, a distanza di 400 anni, il legame tra Pieter Paul Rubens, Antoon Van Dyck e gli artisti veneziani, tanto stimati, studiati ed ammirati dai due Maestri Fiamminghi. Non a caso, testimonianze dell’opera di Tintoretto e della sua collocazione in piazza San Marco si rintracciano nell’album da disegno di Van Dyck - ora custodito al British Museum di Londra - che la ritrasse durante il suo soggiorno italiano (1621 – ’27). Con l’opera di Tintoretto – la prima di un artista italiano esposta alla Rubenshuis – la collezione permanente della Casa di Rubens si arricchisce. Tra le opere già presenti molti dipinti del Maestro Fiammingo tra cui il suo celeberrimo autoritratto. Accanto a queste, alcuni capolavori di Antoon Van Dyck, suo più celebre allievo, il cui Autoritratto, recentemente acquisito dalla Casa-Museo, aggiunge un ulteriore tassello alla mission della Rubenshuis: conservare le opere d’arte appartenute o legate a Rubens, ma anche a quella di raccontare il suo mondo, il suo modo di lavorare e di vivere all’interno del suo straordinario Palazzo. Occasione per approfondire la vita e le opere di Rubens, nonché la sua influenza sugli artisti di ieri e di oggi, sarà “Antwerp Baroque 2018”, il calendario di eventi che dall’estate 2018 accenderà i riflettori su Anversa, città d’arte che dal 1600 non ha ancora smesso di essere fucina di talenti.

http://www.rubenshuis.be/en


Claudio Zeni

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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