Goloso e Curioso
Castello di Petroia, il re è Massimo

Castello di Petroia, il re è Massimo

Massimo Carleo, giovane proveniente dalla scuola del grande Gualtiero Marchesi è il cuoco del Relais Castello di Petroia di Gubbio, la cui origine va collocata tra il IX e X secolo, allorché i grandi Comuni, come quello eugubino, costituirono a difesa del territorio e protezione della città, centri fortificati e castelli. Nel 1384 Antonio da Montefeltro occupò Gubbio, che annessa al ducato di Urbino, trovò quell’assetto che durò per secoli. Da quel momento, infatti, il destino del Castello di Petroia si intrecciò a quello dei Montefeltro, visto che qui, il 7 giugno 1422 nacque dalla giovanissima Elisabetta degli Accomandugi, figlia di Guido Paolo e nipote di Matteo, Federico da Montefeltro, poi diventato duca d'Urbino. Elisabetta, dama di compagnia della contessa Rengarda, ebbe questo figlio in tenera età da una relazione adulterina con il marito di lei, Guidantonio da Montefeltro. Dalla severa ed aspra Petroia iniziò l'affascinante vicenda di un uomo che segnò il XV secolo. Il Castello di Petroia, un complesso di edifici medievali racchiusi da una cinta di mura, è oggi uno splendido relais frutto di un accurato restauro effettuato tra il 1982 e il 1990, che  permette di leggere sui muri degli edifici la storia delle trasformazioni avvenute nel tempo. Tre edifici formano il Castello: il Castellare Maggiore, il Castellare Minore e il Mastio, che accolgono gli ospiti in camere classic, superior, suite, junior deluxe, deluxe e Torre. Questa fortezza in cima ad un colle, sopra una linea di alberi, sovrasta la valle del Chiascio e propone un paesaggio come lo videro e pensarono nei secoli scorsi il Perugino e Piero della Francesca. Fiore all’occhiello della struttura è il ristorante ubicato nell’antica sala degli Accomandugi, un ambiente dal grande fascino per la sua autenticità, testimoniata dalle spesse mura in pietra e dalle piccole finestre, quasi feritoie con un soffitto di legno a cassettoni e le pareti color cipria. Qui Massimo Carleo propone piatti raffinati di carne e di pesce, vecchie tradizioni rivisitate di cucina umbra, seguendo il naturale corso delle stagioni, unite alla cortesia e professionalità del Maitre Danilo, che rende il servizio esclusivo.

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ZeniClaudio
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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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