VENDITA ONLINE DI AMARONE
E DEI MIGLIORI VINI ITALIANI
ACQUISTA ONLINE
Sul versante meridionale delle Alpi austriache, le piste da sci sono particolarmente soleggiate: ecco uno dei tanti motivi per cui la Carinzia è sempre più apprezzata come destinazione per gli sport invernali, soprattutto dalle famiglie. Le piste ben preparate e illuminate dai raggi del sole, sincera ospitalità e prelibate delizie della cucina carinziana dell’Alpe Adria, rendono perfetta ogni vacanza invernale. Con le sue 100 ore di sole in più rispetto a qualsiasi altra destinazione sul versante nord della catena alpina - dato misurato dall’orologio solare installato alla stazione di arrivo della cabinovia di Nassfeld/Pramollo - la Carinzia d’inverno è una vera e propria grande terrazza al sole affacciata sulle Alpi. Un regalo grandioso di madre natura! La Carinzia è davvero la meta ideale per chi ama la tintarella anche sugli sci. Qui si può addirittura seguire il corso del sole con gli sci ai piedi! Lo si può fare, ad esempio, lungo la Ski-Challenge Stella Ronda sull’Alpe Gerlitzen, nel cuore della Carinzia; oppure sulla Turracher Höhe, dove un maggiordomo delle piste serve bevande agli ospiti che si riposano comodamente seduti sulle sdraio. In tanti rifugi della Carinzia viene addirittura messo a disposizione gratuita degli sciatori un latte solare con livello di protezione ottimale. Sicurezza, comfort, ottimo innevamento sono gli obiettivi primari dei gestori degli impianti di risalita. Funivie comode e moderne, con sedili riscaldati come a Nassfeld/Pramollo o all’Alpe Gerlitzen, discese impegnative sul Turrach e sul Katschberg, il ghiacciaio della Mölltal/Ankogel e la zona del Grossglockner/Heiligenblut a 3000 metri, garantiscono divertimento sugli sci fino a primavera inoltrata. Con piste facili e tranquille, le piccole zone sciistiche carinziane della valle Lavanttal e dei monti Nockberge sono sicuramente l’ideale per le famiglie. Chi desidera sfruttare fino in fondo i raggi del sole sulle piste non può lasciarsi sfuggire l’Early Morning Skiing. Infatti, in alcune date specifiche, la giornata sciistica sui monti Goldeck e Turrach inizia già alle 6,30 del mattino. È un piacere impagabile lasciare le prime tracce nella neve quando le piste sono ancora perfette e quasi vuote. Altra iniziativa molto apprezzata dagli sciatori più mattinieri è lo “Sci prima delle 9” a Bad Kleinkirchheim, dove si potrà scendere dalle piste con il grande campione olimpionico di sci Franz Klammer. Le terme sono un abbinamento perfetto con gli sport invernali. Davvero riposante è concedersi attimi di relax al caldo dopo una giornata di discese sulla neve; oppure ammirare il paesaggio dalle verande e dalle vetrate delle saune nelle case balneari in riva ai laghi Millstätter See e Wörthersee. All’aperto, in costume da bagno si può godere il sole invernale nell’acqua calda delle terme di Warmbad Villach oppure delle terme Römerbad di Bad Kleinkirchheim.
Foto: Karnten Werbung_Franz GERDL_Villach
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).