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CAPODANNO AD AMSTERDAM CON UN TWIST GIAPPONESE

CAPODANNO AD AMSTERDAM CON UN TWIST GIAPPONESE

Il Giappone va veramente di moda oggi in Italia: le mostre sui pittori più famosi come Hokusai, Hiroshige, Utamaro e i loro discepoli sono affollatissime; Tokyo e Kyoto attirano un numero sempre maggiore di viaggiatori; la cucina nipponica ha moltissimi estimatori. Per passare un Capodanno speciale che ricordi le tradizioni del Paese del Sol Levante non occorre però andare così lontano, basta recarsi ad Amsterdam e soggiornare all’Hotel Okura, appartenente all’omonima catena giapponese, che vanta più di 80 alberghi di lusso in tutto il mondo ed ha quest'unico hotel in Europa nella capitale dei Paesi Bassi. L’Hotel Okura vanta ben 4 stelle Michelin nei suoi tre ristoranti gourmet.

Il buffet della sera del 31 dicembre all’Hotel Okura festeggia il Capodanno giapponese (Oshagatsu) includendo una selezione di piatti della loro tradizione (chiamati osechi), come la zuppa zoni, un piatto che risale alla cucina dei samurai e che viene offerto agli ospiti durante la cerimonia di Capodanno fin dal 1500, e i dolci di riso mochi.

Intanto in Giappone, allo scoccare della mezzanotte, tutti i templi buddisti suonano le loro campane per un totale di 108 volte per simbolizzare i 108 peccati della credenza buddista e liberarsi dei 108 desideri mondani che riguardano i sensi e i sentimenti.

Dopo cena gli ospiti potranno brindare con un bicchiere di champagne al bar Twenty Third al 23mo piano con vista spettacolare su Amsterdam. Verranno anche offerti dei dolci olandesi tipici di Capodanno: appelflappen (fazzoletti di pasta sfoglia ripieni di mele) e oliebollen (bomboloni fritti farciti di uvetta e ribes).

La tariffa migliore dell’Hotel Okura per la camera doppia a Capodanno è 315 euro a notte per la camera Superior City View (è richiesto un minimo di due notti di pernottamento – soggetto a disponibilità). Questa tariffa include la prima colazione e la cena-buffet del 31 Dicembre. L’accesso al Bar Twenty Third con un bicchiere di champagne e i dolcetti olandesi costa 15 euro a persona. Il primo dell'anno agli ospiti verrà offerto un buffet breakfast speciale, che includerà delle specialità giapponesi tipiche di questa ricorrenza. www.okura.nl

L’Hotel Okura di Amsterdam offre 300 camere in stile contemporaneo e servizi di alta qualità ed è situato vicino al quartiere dei musei ed a poca distanza dalle attrazioni turistiche della città. I suoi quattro ristoranti sono stati tutti premiati dalla Guida Michelin: il famoso Ristorante Ciel Bleu al 23° piano, con una vista meravigliosa della città, ha due stelle Michelin; il Sazanka e lo Yamazato hanno una stella rispettivamente; il Serre è segnalato come Bib Gourmand, cioè quelle tavole che vantano un ottimo rapporto qualità prezzo.

Vi chiederete come mai la catena giapponese Okura abbia un unico hotel in Europa proprio ad Amsterdam. I Paesi Bassi hanno una lunga tradizione di stretti rapporti con il Giappone: la Compagnia Olandese delle Indie Orientali, fondata nel 1602, grazie al commercio con l’Asia diventò la più grande impresa commerciale del XVII secolo. A partiredal 1640 detenne il monopolio del commercio con il Giappone.Nei secoli XVII e XVIII gli olandesi erano la nazione europea economicamente più ricca e più avanzata scientificamente. Infatti nel 1609 fu fondata la Borsa di Amsterdam, ben un secolo prima della sua omologa inglese. Fino al 1854 gli olandesi furono l'unica finestra del Giappone sul mondo occidentale e vi introdussero le conoscenze scientifiche che avevano portato alla rivoluzione industriale in Occidente.

Hotel Okura Amsterdam - Ferdinand Bolstraat 333 - 1072 LH Amsterdam

Tel. +31.20.6787111 – e-mail info@okura.nl


Claudio Zeni

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Capodanno ad amsterdam con un twist giapponese

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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