Goloso e Curioso
ALTA CUCINA SULLE DOLOMITI

ALTA CUCINA SULLE DOLOMITI

Non è solo una questione di metri. Quando si parla di “alta cucina” sulle Dolomiti, significa anche che, tra panorami mozzafiato e viste capaci di stregare gli occhi per una vita intera, il palato può contare su una full immersione nel gusto, tanto guadagnata quanto indimenticabile. Fino al 1 novembre 2015 va in scena in Val D’Ega (BZ) un’esperienza totale, che chiama in causa tutti i sensi. Gusto ad alta quota è un vero e proprio viaggio culinario tra le specialità gastronomiche altoatesine, che nel piatto mette anche un panorama mozzafiato sulle montagne del Catinaccio e del Latemar. Quattro è il numero magico di questa giostra del palato, che propone 4 escursioni, 4 baite e 4 piatti tipici attorno a Nova Levante e Carezza, alla scoperta di angoli capaci di riempire gli occhi e pietanze in grado di soddisfare anche i gusti più raffinati. Ai fornelli di baite e rifugi, sono al lavoro chef molto apprezzati, in grado di proporre, accanto a deliziose interpretazioni dei piatti mediterranei, le imperdibili specialità regionali. Che si parli di Canederli, di Schlutzkrapfen o di uno Strudel preparato così come si faceva quando ancora neanche si chiamava in questo modo. Se invece, le vette eternamente innevate delle montagne vi ricordano lo zucchero a velo in cima alle torte, dal 21 giugno all’11 ottobre, “Dolci Tentazioni” riunisce in un unico tracciato ai pendii del massiccio del Latemar 8 malghe che  propongono specialità locali, tutte diverse ma con l’unica caratteristica comune di fare dimenticare al palato il concetto di “amaro”. Dopo una camminata sul Latemar o una piacevole passeggiata lungo gli alpeggi di Obereggen, ad attendere gli ospiti, per ognuno degli otto rifugi, ci sono dunque otto deliziosi dolci dell’Alto Adige. Se al Platzl-Obereggen vige la legge dello Strudel di mele, alla Malga Zischg regna il Krapfen al papavero e marmellata. Dalle Frittelle di mele e dalle torte fatte in casa?della Marga Mayrl si passa ai canederli con albicocche e prugne della Malga Ganischger?o alla sinfonia di Strudel della Baita Passo Feudo. Alle frittelle con la marmellata della Malga Laner risponde la frittata dolce sminuzzata della Weigler Schupf, mentre la Baita Gardoné si concede il lusso di una variazione sul tema del dessert. www.latemarium.com


Claudio Zeni


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Alta cucina sulle dolomiti

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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