Goloso e Curioso
ROSALAURA IL SANGIOVESE DI ROMAGNA CHE NON TI ASPETTI

ROSALAURA IL SANGIOVESE DI ROMAGNA CHE NON TI ASPETTI


La Tenuta Colombarda, azienda vinicola romagnola, ha vinto la medaglia d’argento all’ultima edizione del “Rosé du monde 2016” con il vino Igt Rubicone Rosato “Rosalaura” 2015, un vino ottenuto da sole uve Sangiovese in purezza e vinificato in acciaio. Tenuta Colombarda, che esiste dal 1850, ha ottenuto questo vino rivoluzionando il proprio metodo di lavoro volto alla qualità e al rispetto delle tradizioni e del territorio. L’azienda si trova a San Vittore di Cesena (FC) a circa 250 metri s.l.m., tra i morbidi rilievi dell’Appennino cesenate e il mare Adriatico e gode delle migliori condizioni ambientali grazie al particolare microclima e alla ricchezza dei terreni composti da preziose arenarie. Al naso “Rosalaura” si presenta pulito, di buona intensità e persistenza. Sentori floreali di viole, rose e iris si mescolano piacevolmente a ricordi di frutta fresca di fragole, ribes e more. Finale di erbe aromatiche e agrumi. Al palato è fresco, dal frutto succoso e piacevolissimo nel ritmo acido. Chiusura sapida appena salata. Ottimo rosato da abbinare a piatti di pescato, carni bianche e uova. Tecnologia d’avanguardia, tecnici esperti e l’enologo italo-francese Giuseppe Meglioli hanno contribuito negli anni a uno studio accurato e attento sui vitigni autoctoni, in modo da poter essere vinificati in purezza per ritrovarne le caratteristiche originali. Il lavoro di studio sulle relazioni fra vitigno autoctono e territorio sono cominciati qualche anno fa con notevole impegno di risorse. La Tenuta Colombarda applica una viticoltura ragionata sui vigneti nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo attraverso accorgimenti moderni. La scelta aziendale è quella di lavorare solo vitigni autoctoni in purezza e in acciaio per meglio valorizzare territorio e vitigno. In cantina, di fatto, la tecnologia serve per preservare un frutto già sano in partenza e tutti i vini, da quando sono nelle vasche a quando vanno in bottiglia, sono sottoposti a un controllo ferreo di assaggi e continue analisi di laboratorio, secondo un programma preciso per garantire la qualità sensoriale del vino che il consumatore berrà.



Claudio Zeni

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Rosalaura il sangiovese di romagna che non ti aspetti

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»