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PODERE DEI COLLI UNA STORIA DI VINO FRUTTO DI FORTI LEGAMI CON IL PICENO

PODERE DEI COLLI UNA STORIA DI VINO FRUTTO DI FORTI LEGAMI CON IL PICENO

Montalto delle Marche è un comune della provincia di Ascoli Piceno situato nel cuore del centro Italia, tra l'Adriatico e l'Appennino, ed esattamente sulle dolci colline tra il mare e i Monti Sibillini, posto in posizione elevata tra le valli dell'Aso e del Tesino. Paese di origine del Papa Sisto V è stato profondamente segnato da questa circostanza che l'ha reso, per ben tre secoli, una delle tante piccole "capitali" delle Marche. La storia e il ritrovamento di importanti reperti archeologici, testimoniano che Montalto sia stato popolato sin dal Neolitico e, ovviamente, anche i Piceni e naturalmente i Romani hanno lasciato notevoli testimonianze, oggi raccolte nel locale Museo Archeologico, con i suoi oltre 3000 reperti.  Ma oltre ad una storia molto ricca e degna di nota, ad oggi la vera grande ricchezza di Montalto è il territorio su cui sorge ricco di vigneti, uliveti, frutteti, con un meraviglioso panorama, un patchwork di boschi e di campi minuziosamente coltivati, che tappezzano le colline sotto un sole radioso ed un bel cielo azzurro.  Ed è proprio qui che sorge il Podere dei Colli, l'azienda agricola di  Giuseppe Mannocchi e Tiziana Gobbi (nella foto), frutto di una tradizione fatta di legami forti con il Piceno, terra ricca di colori e profumi che solo la prossimità di mare, colline e montagne può dare.  Punto di forza di Poderi dei Colli è la grande passione nell'accurata coltivazione in biologico e nell'entusiasta coltura dei vitigni autoctoni, grande patrimonio delle Marche e del Piceno. Il vitigno Passerina, vigoroso, rustico e adattabile, conosciuto da tempi antichi nel territorio e legato alla tradizione contadina del vino cotto, è oggi altamente valutato, in particolare vinificato in purezza, mentre il Pecorino è l'altra grande riscoperta, un vitigno che affonda le proprie radici nel territorio più genuino, negli stretti legami tra agricoltura e pastorizia. Tra le uve a bacca rossa, Poderi dei Colli vanta il carattere del Montepulciano, con il gusto fruttato, sapido e vellutato protagonista di grandi rossi intensi e del robusto Sangiovese, dagli aromi complessi, armonico e corposo.  "La nostra cantina ultramoderna è stata studiata per mantenere tutte le proprietà del vino intatte – sottolinea Giuseppe – puntiamo sulla tecnologia per non stravolgere il prodotto, conservandone la sua naturalezza. Tutto comincia durante la raccolta quando gettiamo il ghiaccio secco al fine di bloccare la fermentazione evitando l'ossidazione del mosto. In più il ghiaccio ustiona le bucce favorendo lo sprigionarsi di aromi e profumi naturali".  Per quanto riguarda la vinificazione la cantina Poderi dei Colli utilizza tre sistemi a seconda dello spessore della buccia e dell'annata: il primo sistema viene usato per le bucce di normale spessore (solitamente utilizzato per i Rossi) e consiste nel prendere il mosto da sotto e irrorare il cappello sopra mantenendolo sempre bagnato; l'altro sistema è il SOFT SYSTEM, più invasivo e viene utilizzato quando le bucce sono più spesse; il terzo sistema chiamato Ganimede è in grado di accelerare i tempi di fermentazione grazie alla miglior gestione del cappello di vinacce e di mantenere una ottimale omogeneizzazione della temperatura interna.  Tra i top wine dell'azienda è d'obbligo citare il 'Rigò – Marche Rosso IGP', un Montepulciano 100% e l'Ethos Offida Pecorino DOCG', un Pecorino 100%. L'attenzione alla propria comunità e alla natura sono alla base della cultura dell'azienda che nel corso degli ultimi anni si è impegnata a realizzare soltanto prodotti biologici e che ha saputo cogliere le esigenze del mercato e soddisfare le richieste dei clienti più esigenti anche con una linea di vini Vegani.

 

Poderi dei Colli

 

Contrada Piagge, 3

 

63068 Porchia, Montalto delle Marche (AP)

 

Tel. 0736 828563

 


 

Foto di Stefano Del Pianta

 

Claudio Zeni

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Podere dei colli una storia di vino frutto di forti legami con il piceno

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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