Goloso e Curioso
MOSCATO, BARBARESCO E BAROLO NELL'OLIMPO DELLA GUIDA VINI D’ITALIA DE L’ESPRESSO 2014

MOSCATO, BARBARESCO E BAROLO NELL'OLIMPO DELLA GUIDA VINI D’ITALIA DE L’ESPRESSO 2014

Molto attesa e altrettanto stimata, la Guida dei Vini dell'Espresso 2014 è stata presentata alla Stazione Leopolda di Firenze dal direttore Enzo Vizzari, alla presenza del direttore de L’espresso Bruno Manfellotto e del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Sul podio più alto, alla quota massima di 20/20, si piazzano per la prima volta ben tre vini di straordinaria qualità: il Moscato di Pantelleria 2009 di Ferrandes, il Barbaresco Crichët Pajé 2004 di Roagna e il Barolo Vigna Rionda 2007 di Massolino. A mezza incollatura, a 19.5/20 troviamo altri due grandi Barolo come il Monfortino 2006 di Giacomo Conterno e il Monprivato 2008 di Giuseppe Mascarello & Figlio, accompagnati da un superlativo Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice 1999 di Avignonesi oltre che dal finissimo Valtellina Riserva Le Barbarine 2007 della Fondazione Fojanini. Appena mezzo gradino sotto, a quota 19/20, si sono piazzati una ventina di vini, tra i quali spiccano, come migliori vini bianchi dell’anno, il Feldmarschall 2011 di Tiefenbrunner e il Trebbiano d’Abruzzo 2011 di Emidio Pepe, oltre all’eccezionale spumante trentino Riserva Lunelli 2006 della cantina Ferrari, migliore 'bollicina' dell’edizione 2014. Siccome è sempre più importante tener d'occhio il portafogli, molta importanza nella guida è stata data alle bottiglie di qualità entro i 15 euro. Certo, con le dritte giuste, magari di enotecari e passaparola tra amici appassionati, con un pizzico di curiosità e voglia di sperimentare, non è difficile in Italia bere bene con una spesa contenuta. Ma con la Guida alla mano è ancora più semplice. La Guida contiene inoltre informazioni di carattere generale, con indicazioni sulla conservazione, sul servizio del vino, sugli abbinamenti, unite alla presenza di un utile glossario tecnico: ragguagli forse superflui per i conoscitori più evoluti, ma indispensabili per tutti coloro che si avvicinano con curiosità al vino. Una Guida, insomma, che si rivolge sia al grande pubblico che di vino desidera saperne di più, sia agli operatori del settore che cercano informazioni tecniche, notizie e dati messi a disposizione.


Claudio Zeni

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Moscato, barbaresco e barolo nell'olimpo della guida vini d’italia de l’espresso 2014

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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