IL GUSTO LEGGERO E SPENSIERATO DI ALI’ ALE’ IL PASSITO DI FATTORIA MANTELLASSI

Nell’azienda di Magliano in Toscana quando si parla di Alì Alé quella che viene riferita dai fratelli Giuseppe e Aleardo Mantellassi è la storia di un’intuizione ma, sotto sotto, viene da pensare a una sorta di scommessa dettata dalla passione per i loro vigneti e da un formidabile fiuto per i frutti che quella terra di Maremma così bella, anche se non sempre facile, è in grado di dare a chi la coltiva.

Certo ci vuole esperienza, capacità e anche tanta caparbietà ma se ami il lavoro che fai e a quest’amore ci aggiungi anche il cuore le scommesse si vincono facilmente.

Così, quando negli anni ’60 venne acquistata la Fattoria, in quei primi ettari di vigneto furono impiantati, oltre all’Alicante e al Morellino, anche due filari di Aleatico. Un’idea che si rivelò presto vincente perché portò alla realizzazione di un eccellente passito, un prodotto di nicchia dai profumi di frutta rossa particolarmente intenso e dal gusto dolce e ricco di sfumature.

A trovargli il nome, invece, fu il tipico piglio di ironia che appartiene alla gente di Toscana. A uscirne vincente fu quello di Alì Alé, dall’unione delle iniziali dei due vitigni, l’Alicante e l’Aleatico.

Rimasto lontano dalla produzione per circa due anni in attesa di un “ritorno” che ne confermasse l’eccellenza, questo straordinario vino è tornato a vivere nel 2016 ritrovando subito anche un meritatissimo successo.

Ora, come a tutti gli altri vini della gamma di Fattoria Mantellassi, anche Alì Alè ha un’etichetta tutta nuova, studiata per presentarlo così come vuol essere vissuto, con allegria, dolcezza e leggerezza. E una bella e colorata mongolfiera, sinonimo di avvincente avventura, trasporta quei grappoli dalla bontà generosa.

La tavola del Natale ha portato vini rossi, bianchi, bollicine e tanti dolci di ogni genere e, di questi ultimi, molti aspettano sicuramente un’occasione per non finire “dimenticati”.

Ecco allora che basta un poco di passito ed è subito di nuovo tempo di festa! Naturalmente firmato da Fattoria Mantellassi.

www.fattoriamantellassi.it

Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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