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ALOIS LAGEDER IN DEGUSTAZIONE ALL’ ALTO ADIGE WINE SUMMIT

ALOIS LAGEDER IN DEGUSTAZIONE ALL’ ALTO ADIGE WINE SUMMIT

Alois Lageder, azienda vitivinicola di Magrè (BZ) che vanta una tradizione nel vino di quasi due secoli, parteciperà alla prima edizione dell’“Alto Adige Wine Summit”, in programma il 22 e il 23 settembre. La nuova manifestazione dedicata al vino altoatesino, organizzata dal Consorzio Vini Alto Adige in occasione del decimo anniversario dalla sua fondazione insieme con IDM Alto Adige, si terrà al Bolzano Meeting and Event Centre (MEC). Oggi il vino del Südtirol è uno dei prodotti più apprezzati – a livello locale e internazionale – e più variegati del settore, pur rappresentando una piccola percentuale del totale nazionale. Per Alois Lageder questa prima edizione dell’Alto Adige Wine Summit sarà l’occasione perfetta per presentare il suo “30 anni LÖWENGANG Cabernet”, che, nella sua annata 2014 e come si evince dal nome stesso del vino, celebra un anniversario molto importante per la Tenuta. Gli ospiti della kermesse – stampa, buyer e partner internazionali – lo potranno degustare a partire dall’“Anteprima” di venerdì 22 settembre, giornata di apertura che proporrà una selezione di vini di sessanta cantine altoatesine non ancora presenti sul mercato. Oltre al LÖWENGANG Cabernet, Alois Lageder porterà sui banchi d’assaggio anche il 2015 CASÒN Bianco Viognier–Petit Manseng e il 2014 COR RÖMIGBERG Cabernet Sauvignon. “Löwengang” è il nome della storica Tenuta di famiglia, da cui derivano i pregiati Chardonnay e Cabernet, base del successo che la griffe altoatesina ha ottenuto a livello internazionale negli ultimi trent’anni.  Con la vendemmia 1984 fu intrapreso un cammino glorioso, che proprio quest’anno culmina in un importante anniversario. Nel 2017, quindi, viene messa sul mercato l’ annata 2014 LÖWENGANG Chardonnay e nel 2018 l’annata 2014 LÖWENGANG Cabernet – e si festeggiano i 30 anni di storia legati a due dei vini più pregiati dell’azienda.  Alcune delle viti da cui nasce il LÖWENGANG Cabernet raggiungono un’età di 140 anni e sono annoverate fra le più antiche dell’Alto Adige. La storia iniziò con il conte Melchiori, allora proprietario del podere e del vigneto, che nel 1885 piantò delle barbatelle di Cabernet in diverse particelle del comune di Magrè. Per conservare intatto un patrimonio genetico così prezioso, la Tenuta Alois Lageder isolò per selezione massale nuove piantine, estendendo la superficie di questi vigneti. Con l’annata 2014, per la prima volta sono state selezionate e vinificate solo le viti di questo antico DNA, ottenendo un vero salto di qualità. Il vino dell’anniversario, “30 anni LÖWENGANG Cabernet”, segna dunque una svolta che, anche negli anni futuri, rappresenterà l’unicità di questo vino. Sabato 23 settembre, infine, Alois Lageder riproporrà 30 anni LÖWENGANG Cabernet anche al grande pubblico di “Wine Stories”, momento che accompagnerà i visitatori attraverso un percorso di degustazione alla scoperta delle sessantotto cantine presenti, dove i produttori si racconteranno con esperienze, scelte e storie delle proprie etichette. Ad arricchire il programma sono previsti alcuni appuntamenti, tra cui degustazioni guidate al buio, workshop e degustazioni verticali. Il 21 settembre alle ore 17.00, infatti, Alois Lageder parteciperà alla tavola rotonda “Lo sviluppo della viticoltura in Alto Adige”.  Per maggiori informazioni sull’Alto Adige Wine Summit e accrediti per la tavola rotonda del 21 settembre rivolgersi a Werner Waldboth (amministratore delegato del Consorzio Vini Alto Adige, werner.waldboth@suedtirolwein.com) tenendo presente che i posti sono limitati.

 

Claudio Zeni


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Alois lageder in degustazione all’ alto adige wine summit

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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