Goloso e Curioso
A BOLZANO NASCE ALTO ADIGE WINE SUMMIT

A BOLZANO NASCE ALTO ADIGE WINE SUMMIT

Pur essendo una regione vinicola relativamente piccola per superficie, con 5.300 ettari coltivati, l’Alto Adige ha saputo conquistarsi un posto di tutto riguardo in ambito nazionale e internazionale grazie all’altissima qualità e alla varietà della sua produzione, dove spiccano eccellenze come il Pinot Grigio, il Gewürztraminer e lo Chardonnay tra i bianchi e il Lagrein e il Pinot nero tra i rossi. Il 22 e il 23 settembre presso il MEC Meeting & Event Center Alto Adige Fiera Bolzano, è in programma la prima edizione dell’Alto Adige Wine Summit, manifestazione nata sotto l’egida del Consorzio Vini Alto Adige (composto attualmente da 155 aziende vinicole che producono più del 99% dei vini Doc del territorio) e completamente dedicata al vino altoatesino. La kermesse è rivolta sia agli esperti che agli appassionati, e coinvolgerà anche un pubblico internazionale di settore: in programma non solo semplici degustazioni, ma anche tanti eventi per chi vuole conoscere meglio l’universo vinicolo altoatesino in tutte le sue sfaccettature. L’Anteprima, in programma venerdì 22 settembre dalle ore 16 alle 20, permetterà di confrontarsi vis-à-vis con 61 produttori locali, avvalendosi dell’esclusiva opportunità di assaporare vini appena imbottigliati e ancora non disponibili sul mercato. Presso la sala Sciliar (e in versione bilingue) le degustazioni, tra le quali spiccano quelle dedicate all’Alto Adige Pinot Bianco Riserva Passion, all’Alto Adige Gewürztraminer Riserva Brenntal e all’Alto Adige Sauvignon Lafóa, sono in programma rispettivamente alle ore 16, 17,30 e 19 a un prezzo di 20 € a partecipante. Sabato 23 settembre, dalle ore 10 alle 22, presso la sala Ortles, sarà la volta di Wine Stories, un innovativo percorso narrativo sul vino altoatesino che coniuga la degustazione con l’ascolto delle storie personali di chi vive e produce nel terroir vinicolo locale. Nel corso della giornata si terranno inoltre numerosi eventi concomitanti, tra cui workshop rivolti a quanti desiderino approfondire le loro conoscenze sul vino (in lingua tedesca e italiana), degustazioni alla cieca e verticali.Il prezzo del biglietto d’ingresso per la singola giornata, “Anteprima” o “Wine Stories”, è di 20 € a persona, 30 € per il biglietto combinato “Anteprima + Wine Stories”. Il programma completo di “Alto Adige Wine Summit”, comprese le manifestazioni di contorno (per le quali è previsto un ulteriore contributo di 10 o di 20 €), è consultabile su www.vinialtoadige.com/it/alto-adige-wine-summit/alto-adige-wine-summit.html

Una visita ad “Alto Adige Wine Summit” funge anche da ideale occasione per avvicinarsi a una top quality sempre più di tendenza e che conta ormai su un buon numero di cantine sul territorio: stiamo parlando degli spumanti altoatesini, una produzione di nicchia ma di altissima qualità, favorita da particolari condizioni climatiche. Prosperando in altura, infatti, le uve riescono a sviluppare un’ottima acidità, essenziale per dare alle bottiglie quella freschezza che ci si aspetta da un buon spumante, qui prodotto con i tre vitigni tipici di Borgogna, ossia Pinot bianco, Chardonnay e Pinot nero ed esclusivamente col metodo “classico”. Tra le varie etichette, ArundaVivaldi, propone brut ed extrabrut dal bouquet fruttato e fragrante provenienti dalla cantina di metodo classico più alta in Europa, situata ai 1200 metri di Meltina (www.arundavivaldi.it). Sorprendente anche il fresco Brut Rosè Athesis di Kettmeir di Caldaro, ottenuto dalla vinificazione in rosato delle uve Pinot nero, segnalato con “due bicchieri” da Gambero Rosso (www.kettmeir.com). Non manca lo spumante certificato bio, il Lieselehof brut, derivante da uve Souvignier gris, proposto dalla Tenuta Lieselehof, sempre a Caldaro (lieselehof.com). Mentre decisamente particolare è il Praeclarus Brut della Cantina St. Pauls di San Paolo/Appiano, che guadagna un’eccezionale aromaticità dopo una maturazione di 48 mesi sui lieviti di un vecchio bunker militare (www.stpauls.wine).

 

Claudio Zeni

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A bolzano nasce alto adige wine summit

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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