GOURMET BURGER AGRITECH DA STREET A DELUXE FOOD

Agritech, storico marchio romagnolo di prodotti di pane surgelati, ora confluito nel gruppo Vandemoortele, presenta i Gourmet Burger, novità 2018 che rivisita in chiave premium il famosissimo sandwich dalla storia appassionante.

Tutto inizia verso la fine dell'1800 quando i marinai tedeschi sbarcati in America importano oltreoceano uno dei loro pasti prediletti: una polpetta di carne cotta alla griglia inserita fra due fette di pane. Battezzato Hamburger (dal tedesco “proveniente da Amburgo”) questo piatto veloce e frugale conquistò in poco tempo anche gli americani che iniziarono ad insaporire la ricetta originale con vari ingredienti come salse, formaggio cheddar e bacon croccante, contendendosi la paternità dell'Hamburger con i tedeschi. Sono le rivincite della storia dei flussi migratori.

Dopo la nascita delle prime catene di fast food, la scalata al successo dell' Hamburger culmina negli Anni '80 del secolo scorso quando, complici le multinazionali e il consenso delle masse, si consacra a cibo icona della cultura pop, destinato ad entrare per sempre nel costume popolare.

Tuttavia, se ai tempi il panino imbottito era sinonimo di basso costo e scarsa qualità della materia prima, nel terzo millennio si ribaltano totalmente gli schemi tanto che agli inizi degli Anni 2000 si parla dei primi hamburger gourmet a base di ingredienti raffinati - come tartufo o foie gras - selezionati e genuini.

Da allora il trend è in continua crescita: aprono le Hamburgerie specializzate e si moltiplicano gli abbinamenti creativi fra pietanze secondo i principi della cucina fusion.

L'Hamburger è perfino celebrato con veri e propri Festival come l' Hamburg Burg Festival che si tiene da 34 anni nello Stato di New York (www.hamburgburgerfest.com).

Anche il pane utilizzato è sempre più insolito: oltre al burger bun morbido e dolce del classico cheeseburger, ora è possibile scegliere fra numerose tipologie a seconda del gusto personale o dell'accostamento con la ricetta della farcitura. E grazie ad Agritech, oggi il Burger è protagonista nel reparto surgelati.

Ecco cinque proposte Agritech in formati rustici e artigianali ispirate alle tendenze food del momento:

-Gourmy burger: dall' impasto dolce, soffice e leggermente briosciato, i gourmy burger - presenti anche in versione mini - hanno un' alveolatura fitta ideale per trattenere le salse in perfetto contrasto con la croccantezza della tradizionale crosta ricoperta di sesamo.

-Black&White Gourmy Burger: la mollica soffice e briosciata si caratterizza per il colore scuro e la delicata nota amara donata dalla segale. La crosta scura e croccante è ricoperta da un topping di granella di farro chiaro che crea un contrasto cromatico da cui prende il nome di Black&White.

-Panbagel: rivisitazione in chiave italiana del bagel, il tipico panino con il buco centrale diffusissimo negli Stati Uniti e in tutta Europa.

Preparato con un impasto alla semola per garantirne a lungo la morbidezza, il retrogusto dolce e il caratteristico colore, viene lavorato artigianalmente per dare ad ogni singolo prodotto un aspetto unico e rustico.

-Brezel Burger: molto diffuso in Germania, Austria, Svizzera e Alto Adige ma nato in Francia nei Monasteri i primi del 1.600 e si facevano con i resti di altri impasti in forme dal significato sacro. Oggi rinasce con una forma ovale attraversata da due tipici tagli a contrasto. Ha la crosta lucida e croccante; il gusto amarognolo e la mollica soffice e fitta.

Claudio Zeni

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Claudio Zeni

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).

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