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BOTTEGA HA RAFFORZATO IL LEGAME CON LA MUSICA NELLA FESTA DELLA VENDEMMIA

BOTTEGA HA RAFFORZATO IL LEGAME CON LA MUSICA NELLA FESTA DELLA VENDEMMIA

Il rito della vendemmia in costume nei vigneti dell’azienda Bottega, malgrado il tempo autunnale e le temperature inedite per il periodo,sì è compiuto. L’evento, giunto alla sesta edizione, ha rafforzato il legame con la musica d’autore. Le Serenissime Dame Venice Ensamble, un trio d’archi al femminile di professioniste diplomate al Conservatorio di Venezia, si è esibito in un concerto, nel corso del quale hanno presentato un repertorio di brani allegri e vivaci del ‘700 veneziano. Le tre musiciste, virtuose della viola, del violino e del violoncello, per l’occasione hanno vestito abiti settecenteschi. Esibendosi su di un palco che aveva come quinta d’eccezione la casa colonica e la distilleria dell’azienda Bottega. Prima del concerto Marisa Zanzotto, moglie del grande poeta Andrea Zanzotto, ha presenziato alla lettura di una poesia del marito scomparso (Ecloga III: La vendemmia), mentre nel tardo pomeriggio i figuranti della Compagnia de Calza di Venezia, vestiti con gli storici costumi veneziani del ‘700, hanno simbolicamente dato inizio a una vendemmia, che per le condizioni atmosferiche sarà ricordata, come una tra le più “impegnative” della storia dell’azienda Bottega. La pigiatura nei tradizionali tini di legno ha concluso la rappresentazione. In questo caso alcune ragazze, anch’esse abbigliate con costumi a tema, hanno pigiato a piedi nudi le uve raccolte. Questa tradizione, particolarmente diffusa nelle campagne venete fino al secondo dopoguerra, si traduceva in una festa contadina nel corso della quale nascevano amicizie, amori, passioni. L’assaggio del primo mosto derivante dalla spremitura era riservato al mezzadro che, nel corso dell’intera annata agricola, si occupava della coltivazione dei campi e gestiva l’andamento della casa colonica. La serata si è conclusa con una cena a tema, nel corso della quale le Serenissime Dame Venice Ensamble, questa volta in abito da sera, hanno intrattenuto i commensali con una selezione di brani dell’800. Nello stesso contesto i compari de Calza hanno rievocato le suggestioni della Serenissima Repubblica di Venezia con poesie inneggianti al vino e con citazioni erudite.


Claudio Zeni


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Bottega ha rafforzato il legame con la musica nella festa della vendemmia

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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