Goloso e Curioso
AGRICOLTURA IRPINA CONTINUA LA CRESCITA DI QUALITA’ CON L'AGRONOMO

AGRICOLTURA IRPINA CONTINUA LA CRESCITA DI QUALITA’ CON L'AGRONOMO

«Il nostro impegno quotidiano di professionisti è per la qualità, la tutela e la promozione delle produzioni tipiche del territorio di Avellino; ma anche per l’ambiente che deve tornare al centro del nostro sistema economico». Lo ha sottolineato Tommaso Vitale, presidente dell’ Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Avellino (nonché neo presidente della Federazione regionale campana) in occasione dell’incontro di fine anno, che si è tenuto nel capoluogo irpino di fronte ad una vasta platea di iscritti con la partecipazione del Commissario alla Provincia di Avellino Raffaele Coppola, del presidente CONAF Andrea Sisti e del consigliere nazionale Giuliano D ’Antonio, con la presenza dei presidenti degli Ordini provinciali campani di Benevento (Serafino Ranauro), Salerno (Marcello Murino) e Caserta (Giuseppe Maccariello). Una provincia, quella di Avellino, che fa delle produzioni di qualità un valore economico ed ambientale: terra di grandi vini con le Docg del Fiano di Avellino, il Taurasi ed il Greco di Tufo; la Dop dell’olio extravergine Irpinia - Colline dell'Ufita, caratterizzato dalla cultivar autoctona Ravece; la storica produzione di qualità delle nocciole “avellane” e le distese di grano nella parte di territorio che guarda verso la Puglia. «Noi agronomi e forestali – ha detto Vitale – siamo i primi ‘medici’ della terra e della nostra salute, e dobbiamo sentirci sempre più protagonisti del sistema agricolo ed agro ambientale del territorio ». Per i 209 iscritti all’Ordine provinciale (di cui gran parte dottori agronomi, e con un 15% di donne e molti giovani), opportunità professionali anche nell’ambito forestale e piani di taglio boschivo, nel Piano di sviluppo rurale, oltre che naturalmente nelle filiere produttive: «Un importante ruolo lo abbiamo svolto con l’Ocm vino –  ha affermati il vicepresidente dell’Ordine provinciale Giuseppe Freda -, che ha permesso ai nostri vini di fare un definitivo salto verso una qualità assoluta e di diventare protagonisti sui mercati, attraverso nuovi impianti di vigneti e ammodernamento cantine. Basti pensare che nel 2000 c’erano una cinquantina di aziende vitivinicole sul territorio ed oggi superiamo le 150, di cui molte ben strutturate e con una moderna organizzazione». Ha illustrato le novità ordinistiche dalla formazione all’assicurazione professionale il presidente CONAF Andrea Sisti che si è rivolto ai giovani iscritti spiegando di come sia cambiata la professione, di quanto il dottore agronomo e dottore forestale debba sempre più essere presente nel territorio, fra le istituzioni e di come sia indispensabile una elevata qualità di servizio e alta specializzazione. «Siamo i professionisti dell’innovazione e abbiamo un ruolo e responsabilità fondamentali; così come per la consulenza per dare valore aggiunto alle imprese, ricordandoci che è in corso una evoluzione del sistema agroalimentare e ambientale dove la figura del dottore agronomo e dottore forestale è spesso prioritario» ha detto Sisti.  Il consigliere CONAF Giuliano D’Antonio, coordinatore del Dipartimento Internazionalizzazione professionale ha parlato della centralità dell’agronomo nell’ambito della sicurezza agroalimentare, in una regione con molte difficoltà come la Campania e delle opportunità professionali all’estero. 


Claudio Zeni

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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