24 e 25 Febbraio, Lomellina protagonista a Broni

Simonetta Tocchetti

Sapori di Lombardia a Broni: sabato 24 e domenica 25 Lomellina protagonista

Sapori di Lombardia all’Enoteca Regionale di Broni

24 e 25 Febbraio 2018: “Lomellina: l’oca regina della tavola”

Via Cassino Po, Broni (Pv)

Agenzia Reclam 347 7264448

(info e prenotazioni ai numeri 0385 833820 - 338 5065612 - 347 7264448)

Broni, Febbraio 2018 – Tre week-end all’insegna delle eccellenze agroalimentari lombarde per vivere tutto il gusto della Lombardia: cene e pranzi a tema, incontri con i produttori, un mercato dei produttori, showcooking. Da sabato 24 Febbraio, l’Enoteca Regionale della Lombardia in Oltrepo Pavese, sede di Broni, dedicherà 3 fine settimana ad alcuni gioielli enogastronomici regionali.

Protagonista del primo week-end ad alto tasso di gusto l’oca, regina della cucina lomellina. Sabato 24 Febbraio alle 20 si parte con una cena a tema che vedrà come protagonista la Lomellina e l’oca regina della tavola, nell’interpretazione dello chef Daniele Mascherini. Il menù prevede ricco antipasto di salumi d’oca (Salame cotto d’oca, speck di petto d’oca, cacciatore con gelatina di peperoni e pan brioche ai fichi, spuma di fegato d’oca), risotto Carnaroli, pistilli di zafferano e ragù d’oca tartufato, petto d’oca cotto lentamente con flan di verza al vapore e millefoglie di patate rosse e per chiudere in dolcezza semifreddo al croccante di pistacchio con gelatina al moscato (40 euro, info e prenotazioni ai numeri 0385 833820 - 338 5065612 - 347 7264448). Domenica 25 sarà poi la volta di un pranzo a tema (30 euro, vini abbinati inclusi) con menù degustazione che prevede aperitivo di benvenuto con lo stuzzichino dello Chef, Ravioloni d’Oca al Suo Ragù, Cosciotto d’Oca cotto confit con Verdure di Stagione e per finire in dolcezza semifreddo al croccante di pistacchio con gelatina al Moscato.

Ma la giornata di domenica sarà anche occasione per incontri con i produttori lomellini e banchi d’assaggio: dalle 10 incontri e degustazioni con i produttori. Tra le eccellenze in degustazione non solo l’oca ma anche le lumache, in degustazione e preparate con i ceci e lo zafferano secondo un’antichissima ricetta. Una ricetta che è anche un modo di raccontare il territorio e la tradizione secondo la quale i contadini usavano seminare i legumi tra i filari delle vigne. Nelle vigne non era poi difficile incontrare le chiocciole che in questa preparazione incontrano ceci e zafferano. Nell’ampio catalogo di eccellenze protagoniste oltre al Consorzio del Salame d’Oca di Mortara (al consorzio il compito di far conoscere tra gli altri il salame cotto, salame crudo, l’ecumenico, petto d’oca affumicato, prosciutto, patè), lo zafferano, la cipolla di Breme in confettura da abbinare ai formaggi, il riso Riso Carnaroli Pavese, Vialone Nano, Baldo, Brio e una varietà storica della risicoltura italiana chiamato Risrus (riso rosso). La Lomellina ha inoltre una interessante tradizione dolciaria: dalle pluripremiate Offelle di Parona alle occhelle (biscotti a forma di oca creati per la prima edizione della sagra del salame d’oca di Mortara), al biscotello di Mortara fatto con la farina di riso nero “Otello”, riso biologico coltivato nelle campagne lomelline. Tra le torte, la turta sgreza , torta della tradizione contadina preparata con farina di grano, di mais, burro e uova, sapientemente dosati che davano origine al dolce “della festa”, da inzuppare anche nel vino. Il termine “sgreza” significa, grezza, rustica e ne sottolinea il legame con il mondo rurale. E infine il Cappello di Lodovico, dolce a cinque punte come il cappello indossato da Lodovico il Moro (Lodovico il Moro aveva a Mortara una casa di caccia) a pasta lievitata simile al Panettone Pan del Toni ma che si differenzia da questa per la canditura, ottenuta con scorze di limone, macinate con lo zucchero, in modo da estrarne l’essenza. In degustazione anche un antipasto di verdure prodotto dalla Comunità per Adolescenti Molino di Suardi direttamente dal proprio orto biologico.

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Simonetta Tocchetti

Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie: i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le persone che lo producono . Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”: il che è profondamente vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.

simonetta.tocchetti@libero.it

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