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50 anni di attività con un viaggio nel gusto attraverso i piatti che hanno fatto la storia del ristorante: il Ristorante Capriccio di Manerba del Garda festeggerà domenica 28 Giugno i suoi dieci lustri di successi e scorribande enogastronomiche. Stellato dal 1999 ad oggi, sulle rive del Lago di Garda, a pochi istanti dalle sue acque, appagato da un panorama eccelso, è un salotto del gusto, un indirizzo gourmand che ha scritto la storia più divina della cucina.
I festeggiamenti prenderanno il via a partire dalle 20 con una festa dove il divertimento sarà gustoso, accompagnati dallo Champagne Royal Riviera di Monte Carlo e dalla Cantina Perla del Garda.
Il Ristorante Capriccio (Piazza S. Bernardi, 6 - Manerba del Garda, Brescia) non è solo un posto esclusivo dove l’esperienza culinaria si fonda con i 5 sensi grazie ad una location emozionale, le tradizioni familiari tutt’ora mantenute, sono alla base della filosofia del Capriccio, ad accogliervi, Francesca Tassi, figlia della Chef e patron Giuliana Germiniasi.
A rendere unica la serata saranno presenti partners di primo piano sul panorama nazionale ed internazionale tra cui Royal Riveriera, Monograno Felicetti, Perla del Garda, RCR Cristalleria Italiana, Design Diffusion, Wine Therapy, Panigada Comunicazione, Sartori Carni, Acqua Filette, Ideal Pesca, Ebranati. La proposta assume toni irripetibili per l’eleganza espressa all’ombra di un minimalismo caratterizzato da pochi ma preziosi dettagli, il tutto incorniciato da un panorama mozzafiato.
Per il Capriccio che ha scritto la storia più lucente e raffinata
della cucina locale, i riconoscimenti delle guide fra cui l’Espresso e la Michelin,
la “Guida del
Touring” (premio
cucina d’autore) e
“Il golosario:
guida critica e golosa” (miglior
ristorante 2014) sono il giusto premio per rappresentare un fiore all’occhiello del Lago di
Garda.
Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie: i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le persone che lo producono . Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”: il che è profondamente vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.
simonetta.tocchetti@libero.it