Goloso e Curioso
Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia, vetrina sempre più ricca di colori e sapori: new entry i prodotti di gastronomia storica, lo zafferano di Mornica Losana e l’arancio trifogliato

Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia, vetrina sempre più ricca di colori e sapori: new entry i prodotti di gastronomia storica, lo zafferano di Mornica Losana e l’arancio trifogliato

Pavia, Marzo 2015. Nuovo appuntamento con la cultura del gusto targata MEC a Certosa di Pavia domenica 15 Marzo: ancora sulla strada delle Abbazie ritornando nella consueta sede di fronte al complesso abbaziale della Certosa di Pavia. Una vetrina di sapori e tradizioni enogastronomiche che si arricchisce di nuove prelibatezze e sorprese.

Da domenica 15 Marzo  foodies ed enogastronauti troveranno due nuovi produttori con le loro golosità. Da Mornico Losana lo zafferano della fattoria La Robinia che porterà anche topinambur, la cipolla bianca e la rossa dolcissima di Breme e, curiosa novità ancora poco conosciuta, l’ arancio trifogliato o ponciro che deidratato e triturato si può utilizzare come spezia per insaporire carne, pesce e dolci. L’arancio trifogliato o ponciro contiene sostanze necessarie e di utilizzo terapeutico per il corpo umano (le vitamine B1, B2, B3, C, PP, l’ acido citrico, l’ acido tartarico, malico, fruttosio, sali minerali, oligoelementi). E poi, altra new entry per il MEC, i prodotti di gastronomia storica, basati su ricette dell'antichità  (Greci e Romani, Medio Evo e Rinascimento) quali salse basate su ricette della Roma antica (Apicio, Catone, 1  sec. d. C.), un formaggio secondo la ricetta di Columella (1  sec.  d. C.), idromele, la bevanda della maga Circe (una birra aromatizzata al miele), altre birre di ispirazione medievale, un vino al miele (quello bevuto dai senatori romani), dolci di tradizione ebraica risalenti al 1600, il pane dell'antica Pompei e uno dell'antica Grecia.

Turisti, enogastronauti, curiosi  e foodies potranno inoltre trovare il meglio della cultura del gusto della ricca food valley  pavese distesa tra le province di Milano, Piacenza e Alessandria: il Varzi DOP (prodotto con l’utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale), il salame d’oca di Mortara IGP, pregiata produzione  lomellina. E poi specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d’occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancheranno poi i prosciutti ed il paté di fegato d’oca della Lomellina, vini DOC dell'Oltrepo Pavese e del Monferrato, formaggi tipici, riso del Pavese, miele, funghi, il pane in tutte le sue declinazioni, le dolci offelle di Parona, succhi di frutta e salse, la birra artigianale, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati. Infine la pasta fresca del Laboratorio Artigianale del Carcere di Monza.

La Certosa di Pavia è facilmente e rapidamente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni Regionali (uno ogni ora). E se le condizioni meteorologiche lo consentono anche in bicicletta da Milano, magari seguendo il cammino di Sant'Agostino: una trentina di chilometri da Milano (linea 2 della metropolitana, fermata Romolo o Abbiategrasso, http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-naviglio-pavese).Dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d’Italia, la Certosa di Pavia fu eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia; il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).


                           Mercatino Enogastronomico della Certosa

15 Marzo 2015

Dalle 9 alle 18

Via del Monumento, Certosa di Pavia (Pv)

Ingresso Libero

Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it

              In caso di maltempo, la manifestazione verrà annullata



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Simonetta
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Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono  gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie:  i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le  persone che lo producono .  Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”:  il che è profondamente  vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.

simonetta.tocchetti@libero.it

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