VENDITA ONLINE DI AMARONE
E DEI MIGLIORI VINI ITALIANI
ACQUISTA ONLINE
Ritornano dopo la pausa estiva gli appuntamenti con la cultura del gusto pavese nell’area antistante il complesso abbaziale
28 Agosto 2016
Dalle 9 alle 18
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it
In caso di maltempo la manifestazione verrà annullata
Pavia, Agosto 2016. E’ ancora tempo di cultura del gusto del Pavese, dell’Oltrepo e della Lomellina a Certosa di Pavia: domenica 28 Agosto si rinnova, dopo la pausa estiva, l’appuntamento con il MEC nello spazio antistante il meraviglioso gioiello del gotico lombardo rappresentato dal complesso abbaziale della Certosa. I migliori produttori food&wine di Oltrepo, Pavese e Lomellina si daranno appuntamento per stupire e deliziare il pubblico con il meglio della food valley pavese sotto alberi secolari.
Gusto ed altissima qualità: nella vetrina del MEC all’assaggio per foodies e turisti enogastronomici un ricchissimo catalogo fatto di golosi formaggi alpeggio, riso a chilometro vero, vino, Varzi DOP (prodotto con l’utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale), la pregiata produzione lomellina rappresentata dal salame d’oca di Mortara IGP,le offelle di Parona, croccanti di mandorle e nocciole fatti al momento.
La Certosa di Pavia è facilmente e rapidamente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni Regionali (uno ogni ora). E se le condizioni meteorologiche lo consentono anche in bicicletta da Milano, magari seguendo il cammino di Sant'Agostino: una trentina di chilometri da Milano (linea 2 della metropolitana, fermata Romolo o Abbiategrasso, http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-naviglio-pavese).
Dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d’Italia, la Certosa di Pavia fu eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia; il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).
Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie: i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le persone che lo producono . Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”: il che è profondamente vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.
simonetta.tocchetti@libero.it