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Il Mercatino Enogastronomico della Certosa tra i protagonisti
della 4a edizione de Il Maiale in Tavola
Trasferta in Terra Verdiana per il Mec
Certosa di Pavia, Dicembre 2014. Un’agenda fitta di appuntamenti quella del MEC nel weekend del 6, 7, 8 Dicembre: una delegazione del farmers’ market della Certosa di Pavia sarà infatti presente alla quarta edizione de “Il Maiale in Tavola… dalla testa… alla coda”, fiera agroalimentare e della migliore norcineria con stand enogastronomici organizzata dal Circolo Culturale Alberto Pasini a Busseto (Pr).
Tra le prelibatezze del Mercatino Enogastronomico della Certosa in degustazione e vendita salame d'oca dalla Lomellina, salame di Varzi, formaggi, vini DOC dell’Oltrepo e del confinante Monferrato. E poi olio, salse, funghi, le offelle di Parona, cioccolato, birra artigianale e ospite dalla terra del Sole, arance di Sicilia.
Una mostra-mercato agroalimentare che animerà Piazza Giuseppe Verdi e via Roma, centro storico di Busseto. In cartellone oltre alla presenza di espositori - maestri della cultura enogastronomica italiana, momenti di intrattenimento e musica ed un convegno che si terrà sabato 7 dicembre a partire dalle 10:30 al Teatro Verdi dal titolo A tavola con Peppone e Don Camillo. Un incontro tenuto e condotto dal Presidente dell’Accademia della Cucina Italiana, Giovanni Ballarini e da Andrea Griffagnini, enogastronomo ufficiale della Gazzetta di Parma e tra i contributors della Guida dei Ristoranti de L’Espresso. Saranno inoltre presenti il giornalista Egidio Bandini ed il cabarettista Enrico Beruschi. Tema centrale del convegno il piccolo mondo dei romanzi di Guareschi, le pagine ghiotte dello scrittore e la cultura enogastronomica della Bassa, accompagnate dalle musiche della tradizione musicale locale.
Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie: i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le persone che lo producono . Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”: il che è profondamente vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.
simonetta.tocchetti@libero.it