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“Seduzioni
al Peponcino Quagliettano del
Conte Giacomo Arcucci di Capri” è
l'evento che prosegue l'iniziativa
itinerante all'insegna della
storia del Trecento irpino. La
seconda tappa dell'evento itinerante
"Un Gran Tour in Irpinia
lungo sei secoli tra storia,
tradizioni ed enogastronomia",
progetto integrato di promozione del
territorio che associa sei comuni
dell'area del Terminio-Cervialto,
sarà ospitata martedì 12
agosto, a partire dalle ore
19,30 presso l’antico Borgo
di Quaglietta, nel comune
di Calabritto. In
una terra
incontaminata, nel cuore del vasto
territorio della Valle del Sele,
al riparo della frescura di boschi
secolari, il Gran Tour in Irpinia
proseguirà il cammino a cavallo
tra storia e sapori con un nuovo
appuntamento dal titolo “Seduzioni
al Peponcino Quagliettano del
Conte Giacomo Arcucci di Capri”. La trama dell’evento,
articolato in una cena-spettacolo
cui il pubblico presente potrà
assistere, si dipanerà tra
canzoni, musiche e giullarate del
1300, al tempo di Giacomo Arcucci,
conte di Minervino e di
Altamura, il quale fu segretario,
tesoriere e Gran Camerario, nonché
amante, di Giovanna I d'Angiò,
regina di Napoli tra il 1343 e il
1381. Tra i molti doni che il
conte ebbe dalla regina, vanno
annoverati anche i proventi
feudali di Calabritto,
Malinventre, Teora, Oppido e
Quaglietta. La regina Giovanna,
per aver appoggiato la causa
dell'antipapa Clemente VII, fu
però spogliata del suo regno dal
papa Urbano V, e così la fortuna
di Giacomo Arcucci, nuovo signore
di queste terre, declinò
rapidamente. Alla sua
figura sarà legato il gusto del peperoncino
quagliettano, che prende
il nome proprio dal borgo che farà
da suggestiva location all’evento. I
cosiddetti peperoncini quagliettani
si presentano in due differenti
tipologie: la prima è la cosiddetta
"papaiola" o "papazzo" di colore
rosso, una varietà i cui esemplari
più grandi sono per lo più
conservati sotto aceto e utilizzati
per preparare i peperoni imbottiti;
la seconda varietà è quella del
peperoncino lungo, detto anche
"spungulicchio", della grandezza di
un dito pollice, arrotondato
all'apice, piccantissimo, utilizzato
fresco come condimento oppure
essiccato per la produzione di
polvere da aggiungere agli
insaccati. Ad arricchire la kermesse
contribuirà anche l'allestimento
della mostra fotografica "Irpinia
Terra di: castelli, fede, gusto e
sorgenti", realizzata dal
fotoreporter Giuseppe Ottaiano. Per
l’occasione saranno previste,
inoltre, delle speciali visite
guidate gratuite a cura
dell’Associazione Lo Scrigno. A
completare la proposta anche la
presenza di un info point
a completa disposizione per l’intera
durata della manifestazione per
fornire informazioni sull’iniziativa
e distribuire materiale dedicato
all’intero progetto. Dopo
Calabritto l'evento
itinerante, finanziato nell'ambito
del PSR Campania 2007/2013
- Interventi cofinanziati dal
FEASR, Piano di Sviluppo Locale
del GAL IRPINIA - MISURA 313
"Incentivazione di attività
turistiche", toccherà i
comuni di Cassano Irpino
(Comune Capofila), Montemarano
e Salza Irpina, per
concludersi, infine a Bagnoli
Irpino. Un lungo viaggio
da non perdere tra le storie e le
bontà della Terra d’Irpinia.