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Grande successo per l’eccezionale verticale di 8 annate
di
Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi
Ca’ del Bosco è stata tra gli indiscussi protagonisti della decima edizione del Pebble Beach Food and Wine Festival (Pbfw)che si è tenuto nella splendida cornice di Pebble Beach in California. Domenica 23 aprile si è svolta la degustazione – subito andata sold out, con oltre 120 paganti - di 8 annate di Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi (1985, 1989, 1995, 1996, 1999, 2001, 2006, 2007): un grande successo, soprattutto italiano, se si pensa che gli altri seminari dedicati a questa tipologia di vini sono stati dedicati solamente a Champagne Salon e Champagne Selosse.
A guidare la degustazione, oltre a Maurizio Zanella, fondatore di Ca’ del Bosco, anche Christie Dufault membro del Culinary Institute of America in the Napa Valley, Paul Grieco proprietario e sommelier del ristorante Hearth nell’East Village a New York e Kyung Moon Kim master sommelier del rinomato ristorante The Modern, presso il MoMa di New York.
Il Pbfw è tra i più importanti food & wine festival d’America, ricco di degustazioni uniche tra cibo e vino. Oltre 250 cantine da tutto il mondo ed oltre 100 celebrity chef accolgono il pubblico per offrire esperienze uniche. L’accesso al Festival è molto costoso, pertanto il pubblico presente è senza dubbio motivato ed interessato. Tra i tanti appassionati celebri di questa edizione anche il ceo di Apple, Tim Cook.
Ca’ del Bosco è leader nella produzione di Franciacorta dal finissimo
perlage. Una posizione raggiunta grazie all’entusiasmo, alla passione, alla
fatica e al lavoro che fin dagli anni ’70 hanno permesso di trasformare una
casa in un bosco di castagni in una delle più moderne e avanzate cantine. In
Ca’ del Bosco c’è un unico principio che comanda e definisce tutta la
produzione, dalla scelta in vigna all’imbottigliamento. La qualità, o meglio,
solo il livello più alto della qualità: l’eccellenza.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981