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QUATTROERRE PUNTA ALL'ORIENTE PER ESPORTARE VINO, BIRRA E PRODOTTI GASTRONOMICI

QUATTROERRE PUNTA ALL'ORIENTE PER ESPORTARE VINO, BIRRA E PRODOTTI GASTRONOMICI

Mentre si guarda con soddisfazione ai 35 anni di vita dell’azienda, fondata da papà Dino, alla Quattroerre di Torre de’ Roveri, provincia di Bergamo, oggi capitanata dai quattro fratelli Rota, la parola d’ordine è internalizzazione ed anche diversificazione, tanto da aggiungere alla denominazione aziendale il termine Group. «Per cogliere al meglio le sfide che il mercato globale ci riserva - afferma Giampietro Rota, presidente della Quattroerre Group - abbiamo voluto conformare il company profile in modo significativo, varando un aumento del capitale sociale da 96 a 500 mila euro e integrando la denominazione sociale con il termine Group, visti gli interessi che ci legano anche ad altre attività produttive, come ad esempio la partecipazione nel Birrificio Otus di Seriate».


La Quattroerre, attiva dal 1985 nel mondo produttivo enologico e nella commercializzazione di birre, è stata tra le prime in Italia ad imbottigliare vino in contenitori di acciaio. Alcuni anni dopo i fratelli Rota hanno dato vita al progetto “Villa Domizia” per produrre vini Valcalepio secondo una filosofia basata sull’ampia visione di valorizzazione del territorio. Impegno e passione che porterà nel 2011 uno dei fratelli, Enrico, ad essere chiamato a guidare da presidente il Consorzio Tutela Valcalepio. Il progetto produttivo è stato integrato nel 2015 con un vigneto biologico di quasi 10 ettari in territorio di Scanzorosciate, grazie ad un’alleanza strategica con la Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d’Argon: focus principale la coltivazione del Manzoni Bianco e del Merera, vitigno autoctono da pochi mesi iscritto all’albo nazionale dei vitigni italiani dopo alcuni anni di sperimentazione.


Il 2017, oltre ad essere l’anniversario dei 35 anni di attività,  è per l’azienda l’anno della svolta in campo internazionale. È fresca la notizia dell’apertura delle esportazioni in Cina tramite la Dalian Reliable International Co. Ltd di Tianjin, che va a consolidare la presenza sul mercato asiatico dell’azienda già operativa a Singapore, Corea del Sud e Indonesia. Le prossime scadenze fissate per sostenere lo sviluppo sul mercato asiatico coincidono con la partecipazione a due fiere internazionali: “Singapore Expo Pro Wine” (dal 24 al 27 aprile 2018) e “Seoul Food & Hotel” (nel Korean International Exhibition Center dal 1 al 4 maggio 2018).


«Nel processo di internazionalizzazione –  continua Giampietro Rota – l’Asia non è l’unico riferimento. Importante per noi è anche lo sviluppo nel mercato domestico europeo. I nuovi importatori attivati in primavera in Grecia ed in Inghilterra vanno a consolidare la nostra presenza nel vecchio continente, visto che si aggiungono alle piazze già attive in Germania e Lussemburgo». Per il prossimo biennio la ricerca sarà dedicata ai Paesi emergenti dell’Est Europa, grazie anche alla recente costituzione di una rete d’impresa, la “Attitude for italian distribution of gourmet” - in sigla Aidg -  creata da Quattroerre Group insieme ad altre tre aziende bergamasche operative nel food & beverage (Ros, Ravasio Caffè e Orobica Food) , con la finalità di sviluppare i mercati internazionali, in particolar modo proprio quelli del Nord ed Est Europa.

 

«Accantonati gli scontati pregiudizi e i luoghi comuni sugli imprenditori individualisti – conclude Rota – assieme agli altri abbiamo dato vita ad una collaborazione, non solo commerciale, unica nel suo genere. In attesa di individuare la prima presenza fuori dai confini nazionali, Aidg parteciperà alla fiera internazionale “Host” di Milano (dal 20 al 24 ottobre) che vede presenti 2.010 espositori in rappresentanza di  47 Paesi. I dati economici aziendali della Quattroerre Group parlano chiaro: la proiezione per fine 2017 punta ad un aumento del fatturato di oltre il 10 per cento, con relativa creazione di nuovi posti di lavoro». 

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Roberto Vitali
Quattroerre punta all'oriente per esportare vino, birra e prodotti gastronomici

Roberto Vitali

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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