IL MOSCATO DI SCANZO DOCG PRODOTTO DA BIAVA FA SCUOLA A NEW YORK

E’ stato un 2017 ricchissimo di soddisfazioni per Manuele Biava, ritenuto da sempre uno dei migliori produttori di vino a Scanzorosciate, le colline pochi chilometri a nord di Bergamo dove si produce l’autoctono Moscato di Scanzo docg. Il pregiato vino bergamasco ha incantato gli intenditori americani e conquistato gli appassionati cinesi. Per questo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha insignito Biava del titolo di “ambasciatore del vino lombardo nel mondo”.


Dopo aver conquistato la prestigiosa vetrina dell’enoteca Astor Wine & Spirits, situata nel cuore di New York, Manuele Biava, prima di Natale ha tenuto una degustazione guidata dei suoi prodotti - dal Moscato di Scanzo all’Exenthia, dalla Grappa di Moscato al Ghibellino - per formare il personale del tempio della Grande Mela dedicato ai vini più prestigiosi e particolari provenienti da tutto il mondo.


«Per me – afferma Manuele – è stata una grandissima soddisfazione poter presentare personalmente i miei vini ai circa 40 commessi chi operano in un luogo magico come la Astor Wine & Spirits che è universalmente riconosciuta come il paradiso delle eccellenze enologiche. Raccontare a chi si rapporta con i clienti di una delle più autorevoli enoteche come realizzo la mia produzione, le sue peculiarità e la sua storia, per me è stato il coronamento del lavoro che svolgo in vigna e in cantina, sempre con grande entusiasmo ma a volte anche con tante difficoltà».


Il primo vino di Biava a volare oltreoceano è stato il Moscato di Scanzo, la più piccola Docg d’Italia, un prodotto unico nel panorama enologico, un concentrato di emozioni e di cultura che ha fatto da apripista alle altre eccellenze dell’azienda bergamasca. «E’ stato un sogno che si è realizzato - racconta Biava – per questo ho curato tutto nei minimi dettagli. Ho preparato una scheda dei vini molto dettagliata con tanto di fotografie dei vari momenti della mia attività per raccontare anche tutto ciò che ruota intorno alla mia cantina, rappresentando il fatto che la mia è una produzione di nicchia, fatta di piccole quantità ma di grande qualità e carattere. Ho portato anche un video su Scanzorosciate e Bergamo perché considero la bellezza del nostro territorio un valore aggiunto da far conoscere a chi apprezza i miei vini. Hanno fatto il “tutto esaurito” anche gli assaggi aperti al pubblico su prenotazione, una dimostrazione di quanto gli americani apprezzino i vini italiani».


Manuele Biava è un giovane produttore che ha messo il proprio nome in etichetta nel 1988, continuando l’attività avviata dal nonno paterno Giovanni, vignaiolo di grande competenza, che oltre all’amore per la terra gli ha trasmesso anche gli insegnamenti che gli hanno permesso di sviluppare una propria sensibilità enologica e la capacità di produrre vini eccellenti, coniugando la sua passione e la sua preparazione con l’ottima esposizione al sole delle sue vigne e la presenza marcata nel terreno della sua azienda di “Sas de luna”, una pietra calcarea biancastra che conferisce al vino aromi particolari. Tutti ingredienti che hanno contribuito a fare del Moscato di Biava una delle eccellenze più rinomate.


Nel 2017 si è aperto per Biava anche il mercato cinese, grazie a un ricco imprenditore di Shangai che si è innamorato dei vini made in Scanzorosciate: pur essendo già proprietario di una “cantina delle meraviglie” è rimasto folgorato dall’unicità del Moscato di Scanzo. I contatti con la Cina, appena iniziati, sono destinati a intensificarsi.

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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