Goloso e Curioso
FRANCESCA NEGRI PRESENTA I SUOI 1OO1 VINI IMPERDIBILI

FRANCESCA NEGRI PRESENTA I SUOI 1OO1 VINI IMPERDIBILI

 

 

C’è più di un buon motivo per acquistare la Guida “1001 vini da bere almeno una volta nella vita” edito da Newton Compton Editori, in tutte le librerie d’Italia (a 14,90 euro) e in formato ebook (a 6,99 euro). Autrice è Francesca Negri, giornalista, che vive tra Bergamo e Trento e che venerdì 20 novembre parlerà del suo libro nel corso della cena in programma alla Domus Bergamo Wine di piazza Dante. La cena sarà accompagnata dai vini della Cantina Zonin, che saranno illustrati dallo stesso  vicepresidente dell’azienda, Francesco Zonin.

 

La guida scritta da Negri contiene 1001 vini infallibili, un vademecum per andare a colpo sicuro e scegliere un’etichetta che, per certo, non deluderà. I prezzi vanno da pochi euro a migliaia, bottiglie impossibili e irraggiungibili (oltre che introvabili) e bottiglie accessibili, che daranno grandi soddisfazioni. Il 50% delle etichette presenti sono italiane, l’altro 50% straniere.

 

1001 vini è la prima guida in Italia redatta da una donna. Francesca Negri, giornalista e scrittrice, Donna del Vino, già wine tutor di Rai2 per il programma Detto Fatto, blogger nota come Geisha Gourmet (www.geishagourmet.com), ha collezionato in vent’anni di passione, prima che di lavoro, un numero impressionante di degustazioni ed etichette assaggiate nel corso di tasting privati e pubblici, in eventi, ristoranti, o semplicemente a casa di amici sommelier e wine lover. Ma, da giornalista, il suo palato non le bastava per redigere l’ambiziosa guida che Newton Compton le ha chiesto di fare. «Per dare un’informazione più completa possibile al mio lettore – afferma - ho deciso di incrociare tutte le classifiche enologiche a disposizione, da quelle italiane a quelle internazionali di Wine Spectator, ma anche quelle di ogni singola nazione. Un lavoro di ricerca e traduzione immane, che però è stato basilare per riuscire a stilare una classifica verificata non solo secondo il mio palato, ma anche sulla base della critica internazionale e sui gusti dei wine lover di tutto il mondo». Uno sforzo che l’autrice ha compiuto in mesi di lavoro e che va moltiplicato se si considera anche la traduzione in italiano di tutte le schede dei vini stranieri. Questo perché la scelta è stata ben precisa: «Le schede sono state pensate come carte d’identità. Nelle “Note degustative” – spiega la Negri - ho cercato di seguire, dove disponibili, le indicazioni fornite dalle cantine: la scelta è precisa e sottende l’idea che nessuno più di chi lo produce sappia descrivere il suo vino e che la degustazione è soggettiva; mi piace pensare che ognuno di noi sia libero di trovare in un calice di vino i sentori e le emozioni che più gli aggradano, che il sapore di ogni vino cambia in base all’annata che scegliete e quindi è impossibile dare una descrizione univoca.  In questa guida, infatti, ho scelto di non indicare l’anno di produzione della bottiglia selezionata perché, anche se sappiamo bene che certe annate sono più memorabili di altre, quella determinata etichetta vale la pena di essere degustata sempre, qualsiasi sia la vendemmia in cui è stata prodotta».

 

«1001 vini non vuole essere una classifica assoluta dei buoni e dei cattivi – dice ancora Negri - ma semplicemente una playlist di etichette che può valere la pena ascoltare nel bicchiere.  È la mia playlist, la mia carta dei vini, frutto di anni di degustazioni e di un lavoro lungo e attento che si è basato sia sull’esperienza personale sia tenendo conto di tutte le classifiche nazionali e internazionali che negli ultimi anni hanno decretato i migliori vini del mondo e di ogni singola nazione. Sono certa che qualche vostro vino del cuore non sia stato inserito in questa lunga lista, spero altrettanto che grazie a questo libro scoprirete altri vini che vi sapranno far innamorare».

Roberto Vitali

 

 

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Roberto Vitali
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Roberto Vitali

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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