Goloso e Curioso
Libri, cibi, vini, cultura a 360 gradi con i sommeliers bergamaschi

Libri, cibi, vini, cultura a 360 gradi con i sommeliers bergamaschi

Brusaporto (Bg) - Il cibo e il vino sono cultura, ormai tutti lo riconoscono, ma la serata prenatalizia della sezione bergamasca dell’Ais-Associazione Sommeliers, alla Cantalupa-Da Vittorio, è stata una serata di Cultura con la C maiuscola. Nel senso che, non solo si è mangiato e bevuto benissimo, ma la cena si è dilungata per una serie di discorsi culturali nel senso più stretto, visto che riguardavano la presentazione di due volumi.


Il primo firmato dall’oratore ufficiale, il professor Luigi Moio, docente universitario a Napoli, enologo, ricercatore, esperto scientifico per il Ministero delle Politiche Agricole, autore del volume “Il profumo del vino”. Ha incantato la platea con la sua dialettica e la sua competenza, indicando nuove frontiere per una degustazione più complessa e completa del pianeta vino, a cominciare dai profumi. In tavola, ad accompagnare il menù predisposto dai fratelli Cerea (superlativi i “paccheri alla Vittorio”), i vini erano dell’azienda Quintodecimo, fondata dallo stesso Luigi Moio nel 2001 in Irpinia, nel cuore della Docg Taurasi. Tre vini bianchi (Fiano d’Avellino, Greco di Tufo, Falanghina Irpina, tutti in purezza) e un rosso (Irpinia Aglianico) che hanno incantato i pur esperti commensali. Ad accompagnare Moio, al quale è unito da anni da profonda amicizia, Pietro Pellegrini della “Pellegrini spa” di Cisano Bergamasco, una delle più importanti organizzazioni di selezione e distribuzione in Italia di vino e distillati. I vini Quintodecimo sono venduti in esclusiva dalla Pellegrini spa.


La serata è stata condotta in maniera superba da Roberta Agnelli, delegata Ais Bergamo. A lei il compito di presentare Anna Savini, giornalista comasca, redattrice de “La Provincia di Como”, autrice del volume edito da Mondadori “Buone ragioni per restare in vita” (sottotitolo “Il tumore viene agli altri, mica a me. E invece, no”). Savini, poco più di 40 anni, è riuscita, lottando con tutte le sue forze e la sua intelligenza, a vincere un tumore al seno. Il volume, scritto con rara abilità, tutto in prima persona e con stile stringato, immediato come è il carattere di Anna, si legge d’un soffio: 40 brevissimi capitoli a.C. (prima della chemio) e 76 d.C. (dopo la prima chemio). Un libro da consigliare, per entrare nel mondo di una donna intelligente e colta, che passa attraverso una esperienza drammatica senza far piangere ma che fa innamorare della vita.

Roberto Vitali

Nella foto, da sinistra, Agnelli, Savini, Moio, Pellegrini.

 

 

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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