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Aperto tutti i giorni dalle 12 in poi, con i suoi 50 metri quadrati e 15 posti in piedi, lo Spontini Point di Bergamo Alta è la pizzeria più piccola a marchio Spontini mai realizzata. Con il locale di viale Papa Giovanni, la nostra città ha anche il primato contrario: lo Spontini più vasto, disposto su due piani e con posti anche all’esterno.
A Bergamo Alta il format è quello del take-away tipico degli Spontini Point, concepito come luogo di transito o breve permanenza. E’ dotato del servizio di wi-fi gratuito e di prese usb per ricaricare i cellulari. Piastrelle nere, pavimenti e rivestimenti in stile anni Cinquanta ricordano il primo Spontini milanese e riprendono il design tipico del marchio, fondendosi con le due ampie volte a botte del locale. Ben visibile un mosaico di 5 metri per 2,5 con la scritta Spontini, a testimonianza dell’attenzione del marchio per la manifattura, l’artigianalità e la cura nell’interpretare al meglio lo spirito della città attraverso il locale.
«Con questa nuova apertura – spiega il ceo Innocenti - l’organico di Spontini a Bergamo conta 17 unità, di cui 13 impiegate solitamente nel locale di viale Papa Giovanni ma con la possibilità di interscambio tra i due locali. Salgono così a 21 i nostri attuali punti vendita: 14 a conduzione diretta e 7 in franchising. Di questi ultimi due sono in Giappone».
Altre novità sono però attese a breve. «Entro l’estate –
conferma Innocenti – arriveranno altre tre aperture: una a Como e le altre due
nel settore travel con l’apertura delle
pizzerie alla stazione ferroviaria di Milano Centrale e all’aeroporto di Milano Malpensa».
Roberto Vitali
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981