PASTICCIERI BERGAMASCHI, IL CONSORZIO DA 40 ANNI IN PIENA SALUTE

Compie 40 anni ed è in piena salute il Capab, Consorzio Pasticcieri Artigiani Bergamaschi. Con i suoi 80 associati riunisce la quasi totalità delle pasticcerie orobiche e rappresenta un primato: il consorzio del settore che in Italia ha il maggior numero di associati. Come va il mercato? Ne ha parlato il presidente Claudio Giosuè Berbenni nel corso della “Festa del Pasticciere” svoltasi nel salone della Cantalupa-Da Vittorio a Brusaporto.



«Sostanzialmente – ha detto - il settore della pasticceria artigiana in Bergamasca è stabile. Il numero degli esercizi chiude praticamente in pareggio tra imprese cessate e nuove iscrizioni alla Camera di Commercio. Anche l’andamento occupazionale è limitato ad un naturale turn-over e il fatturato globale non segna oscillazioni di rilievo. Essendo un’attività nella quale il saper fare, quello vero, prevale su ogni altro fattore, contrariamente ad altri settori dell’alimentare dove la standardizzazione e la semi-automazione la fanno da padrone, aprire e gestire una pasticceria veramente artigianale non è semplice; questo è uno dei motivi che portano alla stabilizzazione del settore».


«Il nostro compito più importante – ha proseguito Berbenni - è sempre quello di vigilare attentamente affinché il diritto al lavoro dei pasticceri non venga contrastato con assurde costrizioni e normative fatte su misura per l'industria, senza tener presente che l'artigiano rischia in prima persona e con responsabilità illimitata e quindi è il primo a vigilare sulla rispondenza alle norme igieniche, alle procedure e alla bontà delle materie prime utilizzate». «Gli scopi principali che animano il consorzio – ha tenuto a precisare il vicepresidente Giovanni Martinelli - sono la salvaguardia della professionalità e la diffusione della pasticceria artigiana. Il consorzio cura le relazioni tra i pasticcieri, rompendo la tradizionale mal interpretata gelosia di mestiere, a favore di un'azione compatta per il progresso della categoria». All’incontro è intervenuto il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, Giacinto Giambellini, che si è complimentato per l’intensa attività del consorzio.


L’incontro ha visto la consegna di tre riconoscimenti. La Rosa d’oro 2018 (una preziosa spilla opera dell’orafo Robi Spagnolo) a Roberta Rota, 50 anni, che da quando ne aveva 14 lavora nella pasticceria di famiglia, Al Valentino di Brembate Sopra. La targa di “Negozio storico del consorzio” è stata assegnata alla Pasticceria Antonio e Roberto Chiodini di Villongo e alla Pasticceria Scotti di Roberto Benini, a Gazzaniga. Entrambi i negozi sono attivi da 42 anni.


Parole di elogio sono state espresse per i past-presidents Alessandro Piva e Tiziano Bonati, nonché ai “veterani” Achille Brena e Severino Capello (coordina i soci in pensione collaborando alle varie iniziative pubbliche). La festa era iniziata con la celebrazione della Messa officiata da don Gianbattista Mazzucchetti e si è conclusa con la lotteria degli omaggi messi a disposizione dalle ditte fornitrici.


Per celebrare il 40° anniversario, il Gruppo Giovani del Consorzio ha elaborato e presentato “la Nota di Donizetti”, una riedizione della Torta Donizetti. «La ricetta è stata mantenuta – precisa Giovanni Martinelli – ma si è intervenuti sulla forma, una monoporzione che riflette meglio la dimensione della pasticceria contemporanea. E’ stata scelta la Torta Donizetti per celebrare il maestro Gaetano e il grande progetto di restauro avviato sul teatro cittadino. Sulla torta c’è stato un lavoro di squadra dei giovani, la ricetta sarà condivisa con i pasticceri che vorranno proporla ai clienti». L’ideazione e la preparazione è stata dei giovani delle pasticcerie Giosuè di Montello, Feliciani di Villa di Serio, Pelizzari di Bariano, Pedersini di Cassano d’Adda. Gli stessi giovani lanciano la pagina Facebook “Capab”, un canale di comunicazione che porterà all’attenzione del grande pubblico le iniziative promosse dai pasticcieri bergamaschi.


NELLA FOTO, DA SINISTRA, BERBENNI, ROTA, GIAMBELLINI, CHIODINI, BENINI.

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Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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