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Se anche gli
agriturismo potessero essere giudicati con le Stelle Michelin assegnate ai
ristoranti, certamente “Antico Benessere” potrebbe essere candidato ad averne
tre, il massimo. Sono più d’uno i motivi che mi fanno subito sbilanciare a
favore: la cucina prima di tutto (visto che ho accennato alla Guida Michelin,
che di cucina si occupa); la cura maniacale nella ristrutturazione della antica
enorme cascina con corte interna; l’attenta e professionale accoglienza; la
pace e l’armonia nella verdeggiante campagna del Parco naturale dell’Adda.
Siamo in Comune di
Fara Gera d’Adda, provincia di Bergamo al confine con quella di Milano, nei
pressi del grande fiume citato dal Manzoni nei “Promessi Sposi” e che secoli
prima aveva visto l’interessamento del genio Leonardo da Vinci, che qui studiò
alcuni interventi per ottimizzare l’utilizzo delle abbondanti acque che
caratterizzano l’Adda. Siamo in aperta
campagna, lasciando lontani i rumori e gli affanni di ogni centro abitato. La
cascina ottocentesca è inserita in 32 ettari di prati, coltivazioni, boschi e
specchi d’acqua. La ristrutturazione è stata completata nel 2011, curata
personalmente in ogni particolare dal buon gusto dei titolari, l’imprenditore Davide
Chionna e la signora Pauline, di origine provenzale.
Da circa sei anni, dunque, sono a
disposizione degli ospiti enormi spazi arredati con estremo buon gusto, a
cominciare dalle 14 camere tra standard e junior suite, per proseguire con la
fascinosa beauty farm ricavata nel vecchio fienile e aperta anche alla
clientela esterna. Ci sono poi a disposizione numerose sale di varia capienza
(la più vasta contiene 140 posti a tavola), senza contare i grandi attrezzati spazi esterni. Inutile dire che la
location è molto richiesta per matrimoni, banchetti, meeting di vario genere
(una delle sale è attrezzata espressamente per i convegni), così come ci si può
trovare perfettamente a proprio agio per una serata confidenziale a tavola con
la persona cara o con amici.
La sala usata normalmente per il
ristorante conta una settantina di posti. E’ ben articolata e lascia spazio ad
ogni soluzione. Direttore d’orchestra del servizio è il maitre Gianluca
Sabatini, mentre in cucina lo chef della brigata è Mario Cavalleri, 29 anni
soltanto, ma buone esperienze alle spalle e soprattutto personalità e mano
sicura ai fornelli. L’impegno della proprietà e della direzione si nota in ogni
aspetto della gestione ma pensiamo che una certezza su cui l’Antico Benessere
ha molto puntato sia proprio la cucina. La nostra esperienza è stata positiva.
La Carta si limita a una ventina di proposte ben variegate, tenendo ben
presenti le materie prime di propria produzione: carni, verdure, frutta,
spezie, farina, vino (da un’azienda di famiglia che si trova a Volpara, in
Oltrepò Pavese). Previsti un menù degustazione a 45 euro bevande escluse e uno
vegetariano a 40 euro (sempre le classiche quattro portate). Abbiamo assaggiato
e degustato con piacere: cannolo con burrata, sfere di basilico e menta; anatra
confit con crema di porri e gelée al pompelmo; risotto alla barbabietola con
riduzione allo yogurt e polvere di ‘nduja (merita la lode); ravioli di
mortadella e mascarpone con carciofi croccanti; coniglio disossato cotto a
bassa temperatura, glassato con spuma di patate; semisfera di cioccolato con
gelato allo yogurt e frutti rossi. La Carta dei vini è ben fatta, divisa per
regioni e senza eccessivi ricarichi. L’azienda di famiglia, in Oltrepò, produce
apprezzati Riesling, Barbera e Moscato.
Agriturismo Antico Benessere, via Treviglio 2058, 24045 Fara Gera d’Adda
(Bg). 0363.391601 – info@anticobenessere.it -www.anticobenessere.it
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981