I DEHORS DEI LOCALI PUBBLICI A BERGAMO: L'ESEMPIO DELL'ONE LOVE RESTAURANT

Che Bergamo stia diventando una città sempre più aperta al turismo lo si capisce anche dai tanti nuovi dehors che vengono aperti, spazi che i pubblici esercizi stanno cercando di rendere sempre più accoglienti e confortevoli. Lo sviluppo turistico della città (dove i locali di somministrazione stanno aumentando in maniera molto significativa) si deve molto alla presenza e continua crescita di voli nel vicino aeroporto “Il Caravaggio”. Ben 12,3 milioni i passeggeri transitati nel 2017 all’aeroporto; nel 2016 erano stati 11,1 milioni. Quello di Bergamo è il terzo aeroporto italiano dopo Fiumicino di Roma e Malpensa di Milano.


Il preambolo per arrivare a scrivere della apertura a Colognola, quartiere periferico a sud della città, di un nuovo dehors in un ristorante che ha riaperto da pochi mesi grazie alla professionalità e all’entusiasmo di una giovane coppia, Alan Foglieni e Nafi Dizdari, cuochi entrambi, bravi, umili e simpatici. Lo hanno chiamato “One Love Restaurant”. Si trova nella piazza di fronte alla chiesa parrocchiale e il dehors è stato ultimato in questi giorni, con soddisfazione della clientela che, soprattutto la sera, trova qui un posto ideale per gustare il personalissimo e ingegnoso menù di Alan in una atmosfera rilassante e non opprimente per il caldo. Nuovo dolce in menù preparato da Nadi e da provare è “la pesca farcita di pesca sulla pesca”.


L’One Love Restaurant occupa gli stessi locali della storica trattoria colognolese “Da Tito” della famiglia Acquaroli. Dopo alcuni anni di gestioni difficili, con l’arrivo di Alan e di Nazdi è tornato il sorriso e le prospettive sono buone. Il nuovo dehors è un altro passo nella giusta direzione.


Alan Foglieni, 37 anni, frequentata con lode Alma, la scuola internazionale di cucina italiana aperta a Colorno ( Parma) da Gualtiero Marchesi, ha avuto la possibilità di avere esperienze in ottimi locali ad Amsterdam, in Libano, nel Kuwait, a Milano nel settore della moda. Nascono così i suoi piatti mai banali. Un menù corto, una trentina di proposte in tutto, che comprendono sì i più classici casoncelli della Bergamasca, la tartare di manzo al Grana vecchio, la vera cotoletta alla milanese (alta o battuta ad orecchia d’elefante), il fois gras d’oca in terrina, ma poi lasciano spazio ad accostamenti nuovi o soluzioni fantasiose: il lollipol, il microburger e altri finger; la quinoa con crema di ceci al sesamo; gli gnocchi al sugo di seppioline e molluschi, in brodetto di pesce; il “Lobster Roll” panino all’astice; “Bergamo come Amsterdam” (aringa e polenta, con scorzonera e semi di canapa).


Primi e secondi piatti viaggiano sicuri tra terra e mare: gnocchi come pizzoccheri; tra cous cous e bouillabaisse; polpo viola; piccione in tre cotture (la materia prima è fornita da Roberto Breda di Albino). Il più ricco e caro è il “viaggio al mare”: pesci, crostacei e ostriche tra il crudo, il cotto e il marinato, con salse della Casa. I dessert sono il terreno preferito di Nafi che riesce a far stare insieme - delizia del palato - il cioccolato bianco con un sorbetto al mango e un caramello alle olive nere. Strudel e tiramisù in presentazione moderna ma di gusto super. E per ultima… “la pesca farcita di pesca sulla pesca”.

0 Commenti

Lascia un commento

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

Acconsento al Trattamento dei miei dati Personali nel rispetto del reg. 2016/679/UE e dichiaro di avere letto l'informativa sulla Privacy
Accetto di ricevere informazioni in merito a promozioni, news ed eventi relativi a questo sito in conformità al nuovo reg. 2016/679/UE sulla Privacy.