Goloso e Curioso
CUOCHI BERGAMASCHI, SERATA AL PAPILLON PER GLI AUGURI DI PASQUA

CUOCHI BERGAMASCHI, SERATA AL PAPILLON PER GLI AUGURI DI PASQUA

Non hanno perso l’occasione, i cuochi Fic della Associazione di Bergamo, per tornare dal socio Antonio Ghilardi (ristorante Papillon di Torre Boldone, a un tiro di schioppo da Bergamo) per una serata conviviale prima della Pasqua. Tema del menù: le erbe in tavola, degustazione di piatti a base di erbe spontanee. Un tema che Ghilardi ha svolto in modo perfetto, da par suo, perché lo chef è umile come pochi ma ha alle spalle una preparazione e una professionalità da vendere, basta pensare che nel 1989 (aveva 27 anni) era il già “il secondo” del grande Gualtiero Marchesi nel grande e storico ristorante di via Bonvesin de La Riva a Milano. Sotto di lui, nella brigata, Ghilardi ha avuto un certo Davide Oldani, un certo Enrico Crippa, un certo Andre Berton, una certa Paola Budel, tutti chef- patron oggi sulla cresta dell’onda.

 

Poi la decisione di Ghilardi di ritirarsi sul colle della Maresana a scrivere libri e gestire con la famiglia il Papillon, sempre faro di buona cucina, non diventando matto – come fanno altri – per andare sui giornali o in televisione, ma impegnandosi in ricerca e costanza della qualità. Chi conosce la sua cucina, infatti, ritorna sempre volentieri.

 

« La serata  sulle erbe in tavola è diventata un appuntamento fisso alle porte della primavera – affermano il presidente Roberto Benussi e  il vicepresidente-segretario dell’Associazione Cuochi Bergamo, Fabrizio Camer – ed è anche l’occasione per scambiarci gli auguri per la Pasqua. Le erbe edibili, con una  spiegazione appassionata di Renato Imberti e trasformate dalle mani dello chef Ghilardi, si sono fuse in un connubio di sensazioni. Una sera non per tutti, dove il concetto del cibo va oltre il semplice nutrire e avvicina la cucina ancor più all’arte e apre le porte a quella conoscenza della materia prima  che solo chi la possiede può decantare come una poesia».

 

Ed ecco la poesia: insalata di crescione e puntarelle con alici gratinate, yogurt magro, punte d’asparagi e croccante salato al sesamo; cannelloni striati alle erbe con ragù del cortile e uovo di quaglia in camicia; branzino, brodo di cetrioli, zenzero, aneto, lime, con granita di mela verde; soffice di latte di mandorla e fogliette all’anice; frolla integrale al miglio, marmellata di rabarbaro, fragola, lamponi e melissa. Un successo.

 

 

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Roberto Vitali
Cuochi bergamaschi, serata al papillon per gli auguri di pasqua

Roberto Vitali

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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