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CENA SUPER FIRMATA MASSIMO BOTTURA IL 1 LUGLIO NELLA SEDE DI CANTINA BERLUCCHI SPA

CENA SUPER FIRMATA MASSIMO BOTTURA IL 1 LUGLIO NELLA SEDE DI CANTINA BERLUCCHI SPA

Massimo Bottura rivela il menu dell’esclusiva cena dell’1 luglio a Palazzo Lana Berlucchi, la storica residenza attigua alle cantine dove nel 1961 nacque il primo Franciacorta. Il salone delle feste del palazzo accoglierà ottanta fortunati gourmet che potranno godere di un’esperienza enogastronomica straordinaria. Si inizierà con “Una lenticchia meglio del caviale”: un piatto sorprendente, dove, come in un gioco di scoperta, piccole lenticchie nere assumono sul ghiaccio la forma e il sapore del caviale con panna acida e aneto. Seconda proposta, “La parte croccante di una lasagna”, piatto che concentra l'essenza della lasagna, ossia la crosta croccante che tutti vogliono staccare dalla placca da forno. I due piatti saranno abbinati a Cellarius Rosé 2011, Franciacorta dall’inconfondibile nuance ramata e dalle vivaci note di piccoli frutti rossi e lieviti di pane.

 

A seguire, un altro must di Bottura, il “Compromesso Storico: Tortellini in crema densa di Parmigiano Reggiano”, una ricetta che lo chef racconta così: «Tortellini in brodo o alla panna? Dopo decenni di dibattito, la questione è ancora da risolvere. E se trovassimo un compromesso storico? I tortellini tradizionali, fatti con pasta all'uovo tirata a mano, vengono cotti in brodo di cappone e poi serviti con un'emulsione di Parmigiano Reggiano 36 mesi di razza bianca modenese e acqua natura per garantirne la purezza. Tradizione e innovazione in ogni boccone». L’abbinamento scelto per il piatto è Berlucchi ’61 Nature 2009, «un Franciacorta di carattere« dice Cristina Ziliani, responsabile della comunicazione Berlucchi, «affinato sui lieviti oltre 5 anni; Nature incarna la più pura e sincera espressione del territorio perché unisce la pienezza dello Chardonnay alla mineralità del Pinot Nero e rinuncia all’aggiunta finale di sciroppo di dosaggio».

 

Si proseguirà con “Psychedelic Spin Painted Veal, not Flame Grilled”. Questa portata rappresenta la grande tradizione toscana della carne alla griglia, ma senza accendere la fiamma. Il vitello è cotto sottovuoto per preservare le proteine essenziali, poi ricoperto di cenere e carbone e abbigliato con clorofilla, crema di patate, succo di barbabietola rossa, peperone giallo e arancione e Aceto Balsamico Villa Manodori. Un secondo piatto tanto importante merita un Franciacorta Riserva: dalle cantine di casa Berlucchi arriva Palazzo Lana Extrême 2007, Pinot Nero in purezza affinato 7 anni sui lieviti e dosato Extra Brut. Un Franciacorta “senza compromessi”, dall’incredibile freschezza e persistenza aromatica. 

 

Seguirà il vitello una “Caesar salad in bloom” che racchiude il profumo e il colore della stagione estiva con i petali di fiori, camomilla, gelsomino e polvere di lampone essiccata che ricordano i sentori della natura e ci rinfrescano il palato prima di passare al dessert.

 

Conclusione felice della serata con “Oops! Mi è caduta la crostata al limone”: una crostatina al limone rotta gioca tra convenzioni e aspettativa; strati di zabaione al limone, sorbetto alla verbena e una frolla delicata incontrano bergamotto e canditi.

Il dessert, dai delicati aromi agrumati, incontrerà l’invitante morbidezza di Demi Sec, Franciacorta quasi-dolce dai delicati profumi di frutta a polpa gialla e crosta di pane.

 

La cena con Massimo Bottura a palazzo Lana Berlucchi (80 posti disponibili) ha un costo di 280 euro a persona, per informazioni e prenotazioni www.berlucchi.it.

 

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Roberto Vitali
Cena super firmata massimo bottura il 1 luglio nella sede di cantina berlucchi spa

Roberto Vitali

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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