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Il ristorante Al Carroponte di Bergamo ha ricevuto il premio “Vite colte” de L’ESPRESSO, attribuito alle migliori tavole dell’anno presenti nella Guida I Ristoranti d’Italia 2017. L’importante riconoscimento è stato consegnato a Oscar Mazzoleni, patron e anima del locale, nella prestigiosa cornice della Stazione Leopolda di Firenze.
“Questa è una grande soddisfazione per noi, ne siamo
onorati e orgogliosi. Rappresenta uno stimolo a continuare
sempre così, un riconoscimento di quanto fatto in questi due anni, che ci
riempie di entusiasmo per il futuro”. Così Oscar Mazzoleni, visibilmente
emozionato, ha commentato la scelta de L’Espresso.
Due anni fa il suo progetto di investire in un locale tutto
suo, su una piazza già satura di offerte variegate e di qualità come quella di
Bergamo, era sembrato a molti un azzardo. Invece la formula e la filosofia di
Al Carroponte si sono rivelate vincenti: una fascia oraria di apertura molto
ampia, da pranzo a oltre la mezzanotte, per aperitivi
informali accompagnati da deliziosi finger food,
pranzi o cene golose, appuntamenti importanti
oppure sfiziosi dopocena. Tante diverse proposte che si concretizzano
anche in tre diversi spazi tra cui scegliere tra wine bar, enoteca o ristorante
vero e proprio, oltre al suggestivo dehor estivo.
Essere una delle migliori enotavole dell’anno per Mazzoleni
significa “offrire non solo una cucina di qualità, attenta alle materie prime e
ai dettagli senza eccessivi formalismi, ma anche poter scegliere la bottiglia o
il calice da abbinare al piatto all’interno di una carta dei vini ricca di
proposte importanti, che oggi si avvicinano al migliaio”. D’altronde Mazzoleni è un sommelier titolato, che, a dispetto della giovane
età, vanta un’esperienza ventennale in realtà di grande rilievo.
Mazzoleni non vive però il premio attribuitogli da L’Espresso
come un riconoscimento al singolo, ma come “risultato del lavoro di squadra, perché
lo staff è il cuore pulsante del locale. Questo premio ripaga della tanta fatica e
determinazione di ognuno di noi ed è naturalmente uno stimolo a continuare
sempre così, con tanto entusiasmo per il futuro e nuovi progetti in testa”.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981