A BERGAMO ALTA IL NUOVO ACCOGLIENTE E ORIGINALE "ELAV KITCHEN & BEER"

E' stato inaugurato ufficialmente a Bergamo Alta “Elav Kitchen & Beer”, il nuovo pub ristorante che va a occupare gli spazi che per anni hanno ospitato l’Osteria di via Solata dello chef Ezio Gritti. Un pezzo di storia gastronomica che ricomincia con le idee e l’entusiasmo del Birrificio Indipendente Elav, che dal 2010 ha sede produttiva a Comun Nuovo (Bg) e fa capo a Antonio Terzi e Valentina Ardemagni.

Al centro del nuovo pub di via Solata domina un bancone di “terra” (resina, graniglia e paglia) lungo 8 metri, sul quale trova spazio una struttura aerea di acciaio in cui scorrono le birre artigianali Elav. I toni scuri degli arredi e delle boiserie in noce dialogano con l’ampia parete luminosa a corredo della sala ristorante, definendo un’ambientazione accogliente e contemporanea, dinamica e scenografica.

La produzione del Birrificio Indipendente Elav è in continuo aumento, così come l’esportazione, ma l’azienda vuole mantenere il legame strettissimo con il territorio e le sue maestranze, con la terra dalla quale vengono tutte le materie prime, con la continua ricerca e sperimentazione che ben convivono con la tradizione identitaria dei luoghi dove è nata questa azienda in continua evoluzione.

Lo confermano gli investimenti effettuati nelle campagne di Grumello al Piano (zona sud di Bergamo) e l’interesse per la Valle di Astino, dove si coltivano luppolo, erbe officinali, frutti rossi e orzo da usare in birrificio. Il nuovo pub in via Solata si affianca a quello di Treviglio, il “Clock Tower Pub”, aperto già nel 2000 e alla Cascina Elav, trasformata in pub estivo dal 2016 e dove sta per partire un progetto impegnativo, con la previsione anche di posti-letto.

Elav è per produzione tra i primi birrifici artigianali bergamaschi: 6.000 circa gli ettolitri prodotti nel 2017 in un impianto dalla capacità di 2.000 litri. Il 20 per cento sono andati all’estero, grazie anche all’accordo con la PolyKeg di Calcinate, specializzata nella produzione di fusti in plastica monouso riciclabili, soluzione che agevola di molto le spedizioni in ogni angolo del mondo. La quota export è in aumento ma non per questo l’azienda rinuncia alla sua artigianalità: l’impianto lavora a cotta continua, totalmente manuale. Si può essere internazionali e al tempo stesso artigianali al cento per cento. Attualmente l’Elav esporta in Francia, Svezia, Finlandia, Svizzera, California, Germania, Taiwan, Cina e Olanda. L’azienda ha creato produzione e lavoro in anni economicamente difficili, rimanendo legata al territorio bergamasco. Attualmente nei vari settori sono impegnate una quarantina di dipendenti. Oltre venti le tipologie di birra prodotte.