Il Nobile di Montepulciano riscopre le ricette tradizionali con i "pici"

Il recupero delle ricette tradizionali del territorio di Montepulciano continua. Quest'anno tocca ai "pici".

I “pici” e l’arte di “appiciare”, già iscritti all’Inventario nazionale patrimonio agroalimentare italiano (Inpai), sono i protagonisti della sedicesima edizione di “A Tavola con il Nobile”, il concorso enogastronomico promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano in collaborazione con il Magistrato delle Contrade che vede impegnate nelle giornate di ieri (sabato 18) e oggi (domenica e 19 agosto) le otto contrade protagoniste del Bravìo delle Botti (corsa con le botti per le vie del centro storico di Montepulciano) sfidarsi ai fornelli. Tocca a venti giornalisti giudicare le otto ricette a partire dall’accostamento al prodotto principe del territorio, il Vino Nobile di Montepulciano. «Un evento ormai diventato storico si può dire e che ogni anno oltre ad attrarre opinion leader a livello internazionale, porta alla ribalta la qualità dei prodotti del territorio – dice il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero di Betto – ricordo che in sedici anni abbiamo pubblicato numerose edizioni con le oltre duecento ricette recuperate grazie a questo concorso, quindi un patrimonio che abbiamo aiutato a condividere con tutti».

A tavola con il Nobile. E’ la sfida ai fornelli ideata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con il giornalista del Tg2, Bruno Gambacorta. Una giuria composta da 20 giornalisti, di cui una commissione dagli Stati Uniti, valuterà tra sabato e domenica il piatto scelto quest’anno per le otto contrade che concorrono al Bravìo: i “Pici” (già protagonisti nell’edizione 2012 segnando uno storico primo premio ex-aequo). L’obiettivo che dovranno centrare le massaie sarà quello di sposare al meglio questa portata (già iscritta al registro nazionale Inpai del Mipaaf) con il Vino Nobile di Montepulciano. Già da ieri, in occasione della prima sessione di degustazioni, alcune contrade apriranno le porte anche al pubblico per far degustare le ricette della tradizione. I menu in concorso potranno essere assaggiati anche durante l’arco di tutta la prossima settimana. Oggi la giuria concluderà il giro di assaggi e alle ore 16.00, al Teatro Poliziano, sarà svelato il vincitore in occasione anche della presentazione del panno del Bravìo e del nuovo cortometraggio sul Vino Nobile di Montepulciano dal titolo “Vino Nobile di Montepulciano: A Timeless Wine”.

I pici, patrimonio INPAI. Come detto le contrade dovranno affrontarsi su un piatto storico della tradizione locale: i Pici. Questa sorta di spaghetto fatto a mano rappresenta il ‘marchio di fabbrica’ della gastronomia della Valdichiana senese e della Valdorcia. “Lontani parenti degli spaghetti, ma molto più corposi” li definisce Giovanni Righi Parenti nel libro ‘La cucina toscana in 800 ricette tradizionali’. La storia dei pici affonda le sue radici in epoca etrusca e difatti una prima testimonianza si può trovare nella celeberrima Tomba dei Leopardi di Tarquinia, monumento funerario del V secolo a.C. che raffigura un banchetto. Per quanto riguarda il nome, le correnti di pensiero sono molte e discordanti: c’è chi lo fa risalire addirittura all’antica Roma, nello specifico alla figura di Marco Gavio Apicio (25 a.C.37 d.C.), uno dei più importanti gastronomi dell’antichità, mentre altre sostengono che il nome derivi dal gesto che si fa con il palmo della mano per far prendere all’impasto la forma del picio, quello che nel gergo culinario toscano è il verbo “appiciare”. Per questo motivo il MIPAAF ha accolto la richiesta di ammissione al patrimonio agroalimentare e “I pici e l’arte di appiciare” sono stati ammessi con Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali all’Inventario nazionale del patrimonio agroalimentare italiano (INPAI). La richiesta d’iscrizione è stata effettuata dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese che ha affidato l’incarico a Qualità e Sviluppo Rurale, società a prevalente capitale pubblico, già positivamente impegnata in attività simili.

La madrina, Adua Villa. Il testimonial di questa edizione è Adua Villa. Sommelier, giornalista, opinion leader nel mondo del vino, un volto noto televisivo che ha partecipato e partecipa regolarmente ai programmi Uno Mattina, Prova del Cuoco (dove per nove anni è stata la sommelier di Antonella Clerici), Uno Mattina Estate (per 4 stagioni), Tg5 Gusto girando le prime esterne con la direzione di Enrico Mentana, Sky Alice parlando di vino in Casa Alice con Daniele Persegani e Franca Rizzi, e con il programma Le Stagioni. Per 7 anni voce femminile di Decanter su Radio2, ad oggi con la conduzione di #vinopop sulla web radio Radio Kaos Italy e su Tagadà programma di LA7 come esperta di enogastronomia. Docente nei corsi Ais.

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RENATO MALAMAN

Collabora con Rai Radio Uno, come esperto di turismo nella trasmissione "Tra poco in edicola", e con il "Corriere del Ticino". Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo. E' titolare della rubrica di viaggi del mensile "La Piazza" (23 edizioni nel Veneto) dal 1996 e della pagina "La recensione" sul magazine "Con i piedi per terra". Collabora con "Voyager".
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto". E' coautore dei volumi "L'osteria di Padova" e "I Colli ritrovati", quest'ultimo sui 50 anni della legge 1097/71 che salvò i Colli Euganei dalle cave.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto, più un premio dell'Assostampa Padovana nel 2012 per reportage in 10 puntate su "Alluvione, un anno dopo". Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 124 paesi del mondo. Fa parte dell'ITP, associazione di giornalisti della stampa turistica. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau e il viaggio con auto elettriche Tesla Padova-Belgrado lungo i luoghi di Nikola Tesla.

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