Il neo stellato Veritti torna in Carnia e dà lezione
Luca Veritti "figliol prodigo" nella sua Carnia. A casa ci è tornato con la fresca stella Michelin orgogliosamente appuntata sul petto. Stella che il cuoco di Tolmezzo ha conquistato ai fornelli prestigiosi del ristorante Met dell'Hotel Metropole di Venezia, locale della famiglia Beggiato dove già si era fatto onore qualche anno fa il vicentino Corrado Fasolato, attuale cef patron del ristorante Spinechile di Schio.
Il pretesto per il ritorno di Veritti è stato un corso. Dieci lezioni di cucina e lui a far da botto finale. Esibizioni di tecnica culinaria e tanta passione per il cibo e gli ingredienti del territorio, ciascuna affidata a uno chef diverso per altrettante serate della riuscita iniziativa "Cuciniamo con...", condotte dalla dinamica blogger Veronica Defilippis sotto l'egida del consorzio di promozione turistica Carnia Welcome, presieduto da Massimo Peresson.
A concludere il gustoso percorso ispirato alla rivisitazione in chiave moderna delle ricette della tradizione carnica, ecco il suggello d'effetto del giovane chef tolmezzino Luca Veritti, che all'Hotel La Perla di Ravascletto ha letteralmente dato spettacolo, in un cooking show coinvolgente e interessante dal punto di vista didattico.
Una rapida ascesa, la sua, tra i professionisti più innovativi del panorama italiano. Lasciato l'ufficio di ragioniere, Veritti ha dato sfogo alla propria vera vocazione, prima con esperienze nelle cucine di rinomati hotel trentini e toscani, per frequentare poi i corsi di Alma a Parma, la scuola di Gualtiero Marchesi, e quindi approdare a Bergamo, al ristorante tristellato Da Vittorio dei fratelli Cerea.
Di seguito, l'arrivo all'Hotel Metropole di Venezia, dove gli bastano diciotto mesi alla guida del Met Restaurant perché la Guida Michelin gli attribuisca la prima meritata stella. Nei suoi menu, pensati per una clientela internazionale, non mancano mai i piatti della natale Carnia.
Come gli strepitosi spaghetti erbe e fumo, cjarsons in stile moderno, dove la pasta tagliata alla chitarra, mantecata con salsa di ricotta e guarnita con caviale, viene servita in un tripudio fumé. O come la trota marinata su radicchio invernale, polenta croccante, salsa al ginepro e Slivovitz di Cabia, rosata delizia tanto per gli occhi quanto per il palato.
Un ritorno da profeta in patria, dunque, per Luca Veritti, che si diverte a sfoderare abilità da chef consumato nel presentare un ventaglio di rivisitazioni, a valorizzare i prodotti della secolare tradizione gastronomica della Carnia, passando agilmente dalle Millefoglie di frico (e poteva mancare?), in cialde che si alternano alle patate, allo Scuf fritto e speck.
E ancora, dalla Crema di zucca e ricotta affumicata, in un gioco di consistenze esaltato dai semi caramellati del carnoso peponide, al Risotto carnaroli acquarello mantecato alle cjastines cotte su la plote, fonduta di formaggio di malga e profumo di rosmarino.
Congedo destinato a lasciare memoria, il Latte yogurt e pomodorino, dessert fresco e originalissimo con l'estetica del classico mozzarella e pomodoro: sotto la coltre della panna affiorata per ebollizione e poi raccolta in pellicola, un cuore dolce stemperato da succo d'arancia e cioccolato fondente. Considerato il successo di presenze e partecipazione, gli artefici di "Cuciniamo con..." sono già al lavoro per programmare il seguito dell'iniziativa.