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Sei anni ed è in costante crescita. Made in Malga è ormai un classico nella programmazione estiva di Asiago e del suo altopiano, perché il formaggio d’alpeggio da quelle parti è un valore ancestrale. Qualcosa di sacro e intoccabile, frutto di un’arte che si tramanda da generazioni e che dà vita a una microeconomia di cui l’altopiano va fiero. Prende il via oggi Made in Malga 2017, per concludersi il 10 settembre. Made in Malga è l’unico evento dedicato ai formaggi di montagna italiani (e non solo, perché talvolta capitano anche dei produttori svizzeri). Nel corso della manifestazione, organizzata da Guru del Gusto (nella fattispecie sempre quei due: Luca Olivan e Alberto Marcomini), sarà possibile, per tutti gli amanti dei formaggi d’alpeggio, partecipare a degustazioni guidate di alto livello, laboratori dell’artigianato molto particolari, escursioni in malga per degustare sul posto le prelibatezze prodotte con il latte crudo, oltre ad assaggiare e acquistare i prodotti presso i banchetti e i negozi del centro di Asiago. Ai formaggi di malga si aggiungono in degustazione nel centro di Asiago vini, birre artigianali, salumi, confetture e mieli. Per il 2017 gli organizzatori prevedono la partecipazione di oltre 70mila visitatori, che potranno anche sedersi ai tavoli della rustica Osteria allestita in piazza o assistere agli spettacoli musicali previsti la sera per Made in Malga Night. In contemporanea alla manifestazione, si svolgerà anche la terza edizione del Mountain Wine Festival, salone internazionale del vino di montagna e della viticoltura estrema, con la presenza di oltre 150 etichette, italiane ed estere.Tutti vini eroici, da agricoltura di montagna. Straordinarie produzioni che ogni anno sorprendono L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Asiago. Partner della manifestazione è il Consorzio tutela formaggio Asiago, un’istituzione sull’altopiano. Info: www.madeinmalga.it Sei anni ed è in costante crescita. Made in Malga è ormai un classico nella programmazione estiva di Asiago e del suo altopiano, perché il formaggio d’alpeggio da quelle parti è un valore ancestrale. Qualcosa di sacro e intoccabile, frutto di un’arte che si tramanda da generazioni e che dà vita a una microeconomia di cui l’altopiano va fiero. Prende il via oggi Made in Malga 2017, per concludersi il 10 settembre. Made in Malga è l’unico evento dedicato ai formaggi di montagna italiani (e non solo, perché talvolta capitano anche dei produttori svizzeri). Nel corso della manifestazione, organizzata da Guru del Gusto (nella fattispecie sempre quei due: Luca Olivan e Alberto Marcomini), sarà possibile, per tutti gli amanti dei formaggi d’alpeggio, partecipare a degustazioni guidate di alto livello, laboratori dell’artigianato molto particolari, escursioni in malga per degustare sul posto le prelibatezze prodotte con il latte crudo, oltre ad assaggiare e acquistare i prodotti presso i banchetti e i negozi del centro di Asiago. Ai formaggi di malga si aggiungono in degustazione nel centro di Asiago vini, birre artigianali, salumi, confetture e mieli. Per il 2017 gli organizzatori prevedono la partecipazione di oltre 70mila visitatori, che potranno anche sedersi ai tavoli della rustica Osteria allestita in piazza o assistere agli spettacoli musicali previsti la sera per Made in Malga Night. In contemporanea alla manifestazione, si svolgerà anche la terza edizione del Mountain Wine Festival, salone internazionale del vino di montagna e della viticoltura estrema, con la presenza di oltre 150 etichette, italiane ed estere.Tutti vini eroici, da agricoltura di montagna. Straordinarie produzioni che ogni anno sorprendono L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Asiago. Partner della manifestazione è il Consorzio tutela formaggio Asiago, un’istituzione sull’altopiano. Info: www.madeinmalga.it
Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica
di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo.
Coautore di numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste,
dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto" e attualmente dirige la collana "Italia nel piatto" dell'editore Il Poligrafo.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna
d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto. Per quanto riguarda il
turismo ha visitato finora 111 paesi del mondo. Fa parte del Gist,
associazione della stampa turistica di cui ha ricoperto la carica di delegato regionale
e consigliere nazionale. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau.