Goloso e Curioso
Cuor di Noce nasce in laguna, dai noceti della tenuta La Spiga

Cuor di Noce nasce in laguna, dai noceti della tenuta La Spiga

In un contesto paesaggistico ancora incontaminato, nato da una angolo di campagna del Veneto Orientale bonificato nel secolo scorso, ad un passo dalla spettacolare laguna di Caorle immortalata da Ernst Hemingway, con i suoi caratteristici casoni e la sua attività peschereccia e turistica, nasce nei primi anni del ‘900 “Tenuta La Spiga”, culla del progetto “Cuor di Noce”. Questo meraviglioso angolo di paradiso è condotto da un secolo dalla famiglia veneziana Gaggia (ieri il bisnonno Achille, oggi Alessandro), che l’ha trasformata con intuito e spirito imprenditoriale in un modello per il settore agricolo. Oggi “Tenuta La Spiga” è un’azienda poliedrica: non solo si coltivano nocciole, cereali, mais, grano e soia e si produce il Prosecco, vino simbolo del Veneto enoico nel mondo, ma la specializzazione è arrivata soprattutto nella coltivazione delle noci da frutto: Lara e Chandler. Ecco perché “Cuor di Noce”: una vocazione precisa e specifica, e una passione viscerale, che ha radici lontane nel tempo ma occhi attenti e curiosi rivolti al futuro. Oltre cento anni di storia L’idea di acquistare la tenuta fu del bisnonno Achille. La bonifica restituì 3.650 ettari da coltivare: chi si fosse recato in quei tempi alla “Tenuta La Spiga”, avrebbe trovato più di 800 mezzadri a lavorare con passione e fatica nei campi, e svariate case coloniche nelle quali vivevano in serenità con le loro numerose famiglie. Si allevavano faraone, tacchini, mucche da latte, si coltivava il vigneto, e poi mele, pere, tabacco, mais, barbabietola da zucchero, soia, frumento, colza, tritticale. Il fattore con il cavallo bianco era il guardiano dei campi e coordinava scrupolosamente i laboriosi contadini. Era un “piccolo mondo antico”, dove la vita scorreva lenta, secondo i ritmi delle stagioni e della natura, lavorando e faticando dalle albe assonnate ai tramonti infuocati. Il passare del tempo ha lasciato pian piano il posto ad un’azienda moderna e tecnologica, che negli anni si è dedicata a nuove colture, ma sempre tenendo ben saldo l’obiettivo di valorizzare il territorio e curare l’impatto ambientale. L’azienda agricola si inserisce infatti in perfetta armonia con il territorio circostante: rispetto e tutela della natura, salvaguardia della flora e della fauna autoctona sono criteri fondamentali su cui si basa l’etica di Alessandro Gaggia. Noci venete: i numeri Il Veneto investe da molti anni nella nocicoltura. In regione sono coltivati 757 ettari che rendono ogni anno 3.150 tonnellate, in decisa crescita rispetto a qualche anno fa. La varietà più diffusa è Lara, seguita da Chandler e Tulare. In particolare, la provincia di Venezia è la capitale regionale della noce, con 295 ettari coltivati (39% del totale regionale) e un raccolto di 1.165 tonnellate l’anno. “Tenuta La Spiga”: i numeri Il 40% di questi 295 ettari appartengono a “Tenuta La Spiga”: un totale di 120 ettari, che ne fa la prima azienda privata produttrice di noci in Italia. “La mia azienda coltiva noci dal 1993 – racconta Alessandro Gaggia -. Le noci erano presenti già dagli anni ‘20 del secolo scorso, e servivano come alimentazione energetica per le famiglie. Ogni edificio rurale aveva il suo albero di noci, i cui frutti venivano suddivisi tra le famiglie. La tradizione narra che alla nascita di ogni bambina il padre mettesse a dimora una pianta di noci, la noghera, che le veniva poi assegnata in dote per il futuro nido d’amore. Nel ’93 ho deciso di intraprendere esclusivamente la coltivazione delle noci, specializzandomi in questo settore. All’inizio sono partito con la noce feltrina, che ha calibro piccolo, gusto dolce e rotondo. Poi sono passato alla varietà Lara, con calibri superiori alla media, che si raccoglie in Italia tra la fine di settembre e metà ottobre. Ha colore marrone chiaro, guscio ruvido e tondeggiante e un gheriglio di eccellente qualità. A questa varietà ho aggiunto pochi anni dopo la Chandler, molto conosciuta e diffusa in tutto il mondo. Oggi coltivo 90 ettari di noce Lara e 30 ettari di noce Chandler. Il mio orgoglio, la mia vita”. La coltivazione delle noci a “Tenuta La Spiga” “Tenuta La Spiga” è diventata un’azienda di riferimento a livello nazionale nella coltura delle noci da frutto, grazie a pratiche agronomiche eco-compatibili, attenzione ai temi della sicurezza alimentare, meccanizzazione specifica, professionalità del personale, importanti investimenti in termini agronomici e tecnologici (recentemente sono state inserite 40 fotocamere sugli alberi e sonde nel terreno per capire il fabbisogno idrico delle piante) e formazione continua (Alessandro partecipa annualmente a importanti seminari di aggiornamento e approfondimento in California). L’impianto del noceto di varietà Lara si presenta al visitatore con maestosità, per la sua estensione di 90 ettari e per il meticoloso studio con il quale è stato realizzato. I filari di noci vengono potati durante l’inverno e sono provvisti di un impianto di irrigazione sottochioma per aspersione. Tra i filari è stato seminato un manto erboso per favorire la raccolta e per garantire le caratteristiche del prodotto in caso di pioggia. Particolare attenzione è posta alla concimazione del terreno, al controllo delle malattie e al PH del suolo. Tra fine settembre e metà ottobre si può assistere alla raccolta delle noci, effettuata con moderne e veloci macchine chiamate “cantieri americani e italiani”. Queste apparecchiature di bacchiatura lavorano con i frutti a terra: davanti hanno delle spazzole rotanti che passano vicino al fusto dell’albero e fanno rotolare le noci davanti alle macchine stesse. Qui un rotore dotato di dita di plastica morbide accompagna le noci su una catena vibrante, dove vengono soffiati via i gusci vuoti, le foglie e le impurità leggere. L’azienda si è concentrata su due filoni produttivi: il prodotto fresco, essiccato sui graticci all’aria aperta, che viene venduto appena finita la raccolta, dalla fine di settembre a novembre, e il prodotto essiccato. In questo secondo caso, le noci raccolte vengono trasportate nel centro di lavorazione dove si susseguono queste operazioni: eliminazione ramaglie; primo tavolo cernita manuale attraverso operatrici; asportazione del mallo utilizzando la macchina smaltatrice; lavaggio con acqua; spazzolatura con rulli; secondo tavolo cernita manuale; passaggio nelle celle di essiccazione (sono 14, ognuna autonoma, provviste di bruciatore e ventilatore centrifugo, mentre la maggior parte delle aziende ne ha uno assiale), dove si provvede ad una lunga e paziente essiccazione a basse temperature e forte ventilazione, con costante controllo dell’umidità; confezionamento in sacchi da 4 quintali; passaggio di tutte le noci nella selezionatrice ottica, macchinario di ultima generazione, che riesce a fare 40 fotogrammi per noce e a calcolarne istantaneamente il rapporto peso-volume. In base a una scala di valori pre-definita (peso, colore, dimensioni), il prodotto viene successivamente diviso tra prima e seconda categoria e confezionato. “Tenuta La Spiga” lo propone in vendita in sacchi da 2,5 e 5 kg; in più sta lavorando alla messa in commercio di pratiche monoporzioni con prodotto già sgusciato, ideali per atleti e sportivi. Le proprietà delle noci La noce è un prodotto genuino, salutare e versatile. Contiene un alto valore di acido linolenico, l’Omega 3 indispensabile per il benessere del corpo, ed è particolarmente indicata per la salute del cuore e la cura del diabete, ha importanti proprietà antitumorali e mantiene basso il colesterolo nel sangue. E’ adatta per chi ha una dieta vegetariana o vegana, povera di proteine, per chi fa sport (vitamine B1 e B2, vitamina E), e per le donne in gravidanza (acido folico); contiene calcio, proteine, fibre, magnesio e fosforo, e inoltre importanti sali minerali come potassio, ferro e magnesio. E’ inoltre un prodotto che si presta a svariate possibilità di creazioni in cucina, dall’antipasto al primo piatto al dolce, facendo la gioia degli chef più creativi e degli appassionati di cucina. Basti citare il pesto di noci, le sfiziose insalate, gli abbinamenti con carni e pesci pregiati, i pasticcini e le torte. Una selezione di ricette su www.cuordinoce.it. Valori nutrizionali medi per 100 gr di noci Valore energetico 690 Kcal Proteine 14 gr. Carboidrati 5 gr. Grassi 68 gr. Di cui Omega 3 6 gr. Omega 6 34 gr. acidi grassi saturi 6 gr. acidi grassi polinsaturi 47 gr. acidi grassi monoinsaturi 9 gr. Fibra alimentare 6 gr. I progetti per il futuro “La mia azienda, uscita nel 2016 dalla cooperativa Il Noceto – racconta Alessandro – ha in atto importanti investimenti. Il primo, e più importante, in realtà è già quasi ultimato: la costruzione di un nuovo centro di lavorazione, essiccazione, stoccaggio e vendita, che sarà inaugurato ad ottobre di quest’anno, durante il periodo della raccolta, proprio vicino alla villa padronale. Avrò così di tutti gli strumenti per far conoscere questo straordinario frutto della terra veneta in Italia e nel mondo”. Il punto vendita aziendale Presso “Tenuta La Spiga” si trova il punto vendita, aperto tutti i giorni esclusa la domenica dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00, compreso il sabato mattina fino a Natale dalle 9.00 alle 12.00. Qui sono in vendita le noci secche, in confezioni da 2,5 kg e da 700 grammi (quest’ultimo è il formato disponibile anche presso diversi distributori italiani), e una linea di prodotti legati alle noci: il classico Nocino (da 200 e 500 ml), i biscotti per una colazione completa e nutriente, il Prosecco prodotto nei vigneti di proprietà, nocciole e varie ghiottonerie (cioccolata e miele). L’azienda si sta strutturando per organizzare visite guidate, anche in inglese, per offrire al turista balneare e ai numerosi visitatori attratti dalle splendide città d’arte vicine la possibilità di scoprire un prezioso angolo di campagna veneta e un’azienda agricola all’avanguardia, ancora sconosciuta ai più. In un contesto paesaggistico ancora incontaminato, nato da una angolo di campagna del Veneto Orientale bonificato nel secolo scorso, ad un passo dalla spettacolare laguna di Caorle immortalata da Ernst Hemingway, con i suoi caratteristici casoni e la sua attività peschereccia e turistica, nasce nei primi anni del ‘900 “Tenuta La Spiga”, culla del progetto “Cuor di Noce”. Questo meraviglioso angolo di paradiso è condotto da un secolo dalla famiglia veneziana Gaggia (ieri il bisnonno Achille, oggi Alessandro), che l’ha trasformata con intuito e spirito imprenditoriale in un modello per il settore agricolo. Oggi “Tenuta La Spiga” è un’azienda poliedrica: non solo si coltivano nocciole, cereali, mais, grano e soia e si produce il Prosecco, vino simbolo del Veneto enoico nel mondo, ma la specializzazione è arrivata soprattutto nella coltivazione delle noci da frutto: Lara e Chandler. Ecco perché “Cuor di Noce”: una vocazione precisa e specifica, e una passione viscerale, che ha radici lontane nel tempo ma occhi attenti e curiosi rivolti al futuro. Oltre cento anni di storia L’idea di acquistare la tenuta fu del bisnonno Achille. La bonifica restituì 3.650 ettari da coltivare: chi si fosse recato in quei tempi alla “Tenuta La Spiga”, avrebbe trovato più di 800 mezzadri a lavorare con passione e fatica nei campi, e svariate case coloniche nelle quali vivevano in serenità con le loro numerose famiglie. Si allevavano faraone, tacchini, mucche da latte, si coltivava il vigneto, e poi mele, pere, tabacco, mais, barbabietola da zucchero, soia, frumento, colza, tritticale. Il fattore con il cavallo bianco era il guardiano dei campi e coordinava scrupolosamente i laboriosi contadini. Era un “piccolo mondo antico”, dove la vita scorreva lenta, secondo i ritmi delle stagioni e della natura, lavorando e faticando dalle albe assonnate ai tramonti infuocati. Il passare del tempo ha lasciato pian piano il posto ad un’azienda moderna e tecnologica, che negli anni si è dedicata a nuove colture, ma sempre tenendo ben saldo l’obiettivo di valorizzare il territorio e curare l’impatto ambientale. L’azienda agricola si inserisce infatti in perfetta armonia con il territorio circostante: rispetto e tutela della natura, salvaguardia della flora e della fauna autoctona sono criteri fondamentali su cui si basa l’etica di Alessandro Gaggia. Noci venete: i numeri Il Veneto investe da molti anni nella nocicoltura. In regione sono coltivati 757 ettari che rendono ogni anno 3.150 tonnellate, in decisa crescita rispetto a qualche anno fa. La varietà più diffusa è Lara, seguita da Chandler e Tulare. In particolare, la provincia di Venezia è la capitale regionale della noce, con 295 ettari coltivati (39% del totale regionale) e un raccolto di 1.165 tonnellate l’anno. “Tenuta La Spiga”: i numeri Il 40% di questi 295 ettari appartengono a “Tenuta La Spiga”: un totale di 120 ettari, che ne fa la prima azienda privata produttrice di noci in Italia. “La mia azienda coltiva noci dal 1993 – racconta Alessandro Gaggia -. Le noci erano presenti già dagli anni ‘20 del secolo scorso, e servivano come alimentazione energetica per le famiglie. Ogni edificio rurale aveva il suo albero di noci, i cui frutti venivano suddivisi tra le famiglie. La tradizione narra che alla nascita di ogni bambina il padre mettesse a dimora una pianta di noci, la noghera, che le veniva poi assegnata in dote per il futuro nido d’amore. Nel ’93 ho deciso di intraprendere esclusivamente la coltivazione delle noci, specializzandomi in questo settore. All’inizio sono partito con la noce feltrina, che ha calibro piccolo, gusto dolce e rotondo. Poi sono passato alla varietà Lara, con calibri superiori alla media, che si raccoglie in Italia tra la fine di settembre e metà ottobre. Ha colore marrone chiaro, guscio ruvido e tondeggiante e un gheriglio di eccellente qualità. A questa varietà ho aggiunto pochi anni dopo la Chandler, molto conosciuta e diffusa in tutto il mondo. Oggi coltivo 90 ettari di noce Lara e 30 ettari di noce Chandler. Il mio orgoglio, la mia vita”. La coltivazione delle noci a “Tenuta La Spiga” “Tenuta La Spiga” è diventata un’azienda di riferimento a livello nazionale nella coltura delle noci da frutto, grazie a pratiche agronomiche eco-compatibili, attenzione ai temi della sicurezza alimentare, meccanizzazione specifica, professionalità del personale, importanti investimenti in termini agronomici e tecnologici (recentemente sono state inserite 40 fotocamere sugli alberi e sonde nel terreno per capire il fabbisogno idrico delle piante) e formazione continua (Alessandro partecipa annualmente a importanti seminari di aggiornamento e approfondimento in California). L’impianto del noceto di varietà Lara si presenta al visitatore con maestosità, per la sua estensione di 90 ettari e per il meticoloso studio con il quale è stato realizzato. I filari di noci vengono potati durante l’inverno e sono provvisti di un impianto di irrigazione sottochioma per aspersione. Tra i filari è stato seminato un manto erboso per favorire la raccolta e per garantire le caratteristiche del prodotto in caso di pioggia. Particolare attenzione è posta alla concimazione del terreno, al controllo delle malattie e al PH del suolo. Tra fine settembre e metà ottobre si può assistere alla raccolta delle noci, effettuata con moderne e veloci macchine chiamate “cantieri americani e italiani”. Queste apparecchiature di bacchiatura lavorano con i frutti a terra: davanti hanno delle spazzole rotanti che passano vicino al fusto dell’albero e fanno rotolare le noci davanti alle macchine stesse. Qui un rotore dotato di dita di plastica morbide accompagna le noci su una catena vibrante, dove vengono soffiati via i gusci vuoti, le foglie e le impurità leggere. L’azienda si è concentrata su due filoni produttivi: il prodotto fresco, essiccato sui graticci all’aria aperta, che viene venduto appena finita la raccolta, dalla fine di settembre a novembre, e il prodotto essiccato. In questo secondo caso, le noci raccolte vengono trasportate nel centro di lavorazione dove si susseguono queste operazioni: eliminazione ramaglie; primo tavolo cernita manuale attraverso operatrici; asportazione del mallo utilizzando la macchina smaltatrice; lavaggio con acqua; spazzolatura con rulli; secondo tavolo cernita manuale; passaggio nelle celle di essiccazione (sono 14, ognuna autonoma, provviste di bruciatore e ventilatore centrifugo, mentre la maggior parte delle aziende ne ha uno assiale), dove si provvede ad una lunga e paziente essiccazione a basse temperature e forte ventilazione, con costante controllo dell’umidità; confezionamento in sacchi da 4 quintali; passaggio di tutte le noci nella selezionatrice ottica, macchinario di ultima generazione, che riesce a fare 40 fotogrammi per noce e a calcolarne istantaneamente il rapporto peso-volume. In base a una scala di valori pre-definita (peso, colore, dimensioni), il prodotto viene successivamente diviso tra prima e seconda categoria e confezionato. “Tenuta La Spiga” lo propone in vendita in sacchi da 2,5 e 5 kg; in più sta lavorando alla messa in commercio di pratiche monoporzioni con prodotto già sgusciato, ideali per atleti e sportivi. Le proprietà delle noci La noce è un prodotto genuino, salutare e versatile. Contiene un alto valore di acido linolenico, l’Omega 3 indispensabile per il benessere del corpo, ed è particolarmente indicata per la salute del cuore e la cura del diabete, ha importanti proprietà antitumorali e mantiene basso il colesterolo nel sangue. E’ adatta per chi ha una dieta vegetariana o vegana, povera di proteine, per chi fa sport (vitamine B1 e B2, vitamina E), e per le donne in gravidanza (acido folico); contiene calcio, proteine, fibre, magnesio e fosforo, e inoltre importanti sali minerali come potassio, ferro e magnesio. E’ inoltre un prodotto che si presta a svariate possibilità di creazioni in cucina, dall’antipasto al primo piatto al dolce, facendo la gioia degli chef più creativi e degli appassionati di cucina. Basti citare il pesto di noci, le sfiziose insalate, gli abbinamenti con carni e pesci pregiati, i pasticcini e le torte. Una selezione di ricette su www.cuordinoce.it. Valori nutrizionali medi per 100 gr di noci Valore energetico 690 Kcal Proteine 14 gr. Carboidrati 5 gr. Grassi 68 gr. Di cui Omega 3 6 gr. Omega 6 34 gr. acidi grassi saturi 6 gr. acidi grassi polinsaturi 47 gr. acidi grassi monoinsaturi 9 gr. Fibra alimentare 6 gr. I progetti per il futuro “La mia azienda, uscita nel 2016 dalla cooperativa Il Noceto – racconta Alessandro – ha in atto importanti investimenti. Il primo, e più importante, in realtà è già quasi ultimato: la costruzione di un nuovo centro di lavorazione, essiccazione, stoccaggio e vendita, che sarà inaugurato ad ottobre di quest’anno, durante il periodo della raccolta, proprio vicino alla villa padronale. Avrò così di tutti gli strumenti per far conoscere questo straordinario frutto della terra veneta in Italia e nel mondo”. Il punto vendita aziendale Presso “Tenuta La Spiga” si trova il punto vendita, aperto tutti i giorni esclusa la domenica dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00, compreso il sabato mattina fino a Natale dalle 9.00 alle 12.00. Qui sono in vendita le noci secche, in confezioni da 2,5 kg e da 700 grammi (quest’ultimo è il formato disponibile anche presso diversi distributori italiani), e una linea di prodotti legati alle noci: il classico Nocino (da 200 e 500 ml), i biscotti per una colazione completa e nutriente, il Prosecco prodotto nei vigneti di proprietà, nocciole e varie ghiottonerie (cioccolata e miele). L’azienda si sta strutturando per organizzare visite guidate, anche in inglese, per offrire al turista balneare e ai numerosi visitatori attratti dalle splendide città d’arte vicine la possibilità di scoprire un prezioso angolo di campagna veneta e un’azienda agricola all’avanguardia, ancora sconosciuta ai più.

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RENATO MALAMAN
Cuor di noce nasce in laguna, dai noceti della tenuta la spiga

RENATO MALAMAN

RENATO MALAMAN

Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo.
Coautore di  numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto" e attualmente dirige la collana "Italia nel piatto" dell'editore Il Poligrafo.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto. Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 111 paesi del mondo. Fa parte del Gist, associazione della stampa turistica di cui ha ricoperto la carica di delegato regionale e consigliere nazionale. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau.

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Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»