Goloso e Curioso
Viaggio in Sicilia/2. Favignana

Viaggio in Sicilia/2. Favignana

Favignana, l’isola del mite vento Favonio: una ventina di chilometri quadrati che si girano al meglio in bicicletta, tra macchia mediterranea e scorci di blu, cielo e mare. Al suo nome si associa quello del tonno, specie ittica che qui – ma in Sicilia in genere - ha caratterizzato la pesca nei secoli. Greci, Romani, Normanni, Arabi, Normanni e via arrivando fino ai giorni nostri. La tonnara di Favignana e quella dello scoglione di Formica (raffigurata in un interessante ex voto, dipinto dal tonnaroto Francesco Manca nel 1878 ed oggi nel museo etnografico Pitrè di Palermo) vissero giorni di gloria con i Florio, che le acquistarono negli anni ’70 dell’800; la principale si estende per circa 32.000 mq. e comprende vari ed ampi ambienti coperti, per le varie destinazioni d’uso, da magazzino ad uffici, da spogliatoi a ricovero barche,  nonché forni per la cottura del tonno.

Declino dei Florio, passaggio di consegne ai genovesi Parodi alla fine degli anni Trenta e attività fino ai Settanta, poi il mercato divenne troppo competitivo. La tonnara chiuse, l’edificio cadde nel degrado, fu  acquisito al patrimonio della regione Sicilia negli anni ’90 e restaurato dal 2003 al 2009, riacquistando dignità e pubblico utilizzo come sede museale e convegnistica.

Trovare un bel barbecue sul verdissimo (ci sono molti pozzi) prato inglese che circonda il candido cubo vista mare in cui si stanno trascorrendo le vacanze, fa passare la voglia di andare al ristorante, optando invece per una bella grigliata di pesce e verdure, in comodi abiti da casa (ovvero in costume), ma qui purtroppo la bella Favignana inganna: è isola, ma nemmeno andando all’alba al mercatino del porto si trova pesce invitante, di cui fanno incetta i ristoranti, lasciando poca (e cara) cosa nelle cassette. In macelleria c’è più odore che sapore… ma una bella spesa vegetariana porta comunque allegria in tavola. Zucchine col diametro delle soppresse venete, melanzane grandi come meloni, un bouquet di  origano profumatissimo, pomodori, cipolle: ne esce una pasta memorabile. O una caponatina home made.

Sì, citare Favignana senza scrivere di tonno suona strano. E allora ecco alcune notizie interessanti, da una prospettiva alternativa: www.greenpeace.it/tonnointrappola/news-novembre.html che aiutano il consumatore ad orientarsi negli acquisti e nei consumi di questo ottimo pesce.

 

 

Alessandra Moro

Tutti gli articoli >

MoroAlessandra
Viaggio in sicilia/2. favignana

MoroAlessandra

MoroAlessandra

di radici friulane, è nata a Verona sotto il segno dei Pesci. Ha un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Giornalista dell’ODG Veneto, lavora nel mondo della comunicazione stampa & tv; già collaboratrice per L'Arena nelle pagine dedicate a cultura e spettacolo e al gusto, per il Piccolo e per riviste di settore, lavora anche come ufficio stampa insieme a Emma Sofia… che, avendo solo un anno, è diventata la più vicina, imprescindibile assistente.  Appassionata lettrice ed appassionata cuoca, adora i formaggi (abbinati ai vini).

Editore

Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»