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Si è svolta ieri sera, venerdì 6 febbraio, la prima parte
dell’iniziativa “Il broccoletto di Custoza in cucina” concorso riservato
ad alcuni dei migliori ristoranti veronesi i cui chef sono chiamati a
preparare un piatto che abbia, tra gli ingredienti principali, il
broccoletto di Custoza, umile ortaggio invernale che cresce sulle
colline moreniche dove si combatterono due battaglie (furono entrambe
delle sconfitte per gli italiani) risorgimentali.
Il broccoletto,
invece, al pari dell’altro figlio di questa terra, il vino Custoza, è
una bella vittoria. E’ il trionfo del sapore che nasce povero, ma si fa
ricco di gusto attraverso le gelate invernali che sfiancano l’ortaggio,
gli riducono il fiore interno (la fiora) a un cuoricino giallognolo, gli
fanno ripiegare a terra le lunghe foglie verdi, ma gli fanno dare il
meglio di sè: in dolcezza, sapore, gusto.
Un tempo il broccoletto di
Custoza si serviva lesso con le uova sode e il salame casalìn. Poi,
grazie alla Pro Loco, all’Associazione dei ristoratori del Custoza e
dell’Associazione dei coltivatori del broccoletto, si è capito che il
broccoletto è un ottimo ingrediente per preparare piatti buoni,
raffinati, golosi. L’iniziativa del “Broccoletto di Custoza in cucina” è
organizzata proprio dai coltivatori. “Ci siamo rivolti ad alcuni grandi
ristoranti veronesi”, spiega Filippo Bresaola, il presidente,
“lasciandoli liberi di interpretare il broccoletto. I risultati della
prima serata sono stati eccezionali, i tre ristoranti intervenuti con i
loro cuochi- “Da Aldo” di Aselogna vicino a Cerea, Basso Veronese;
“Sapori Di Versi” di Valeggio; “Calmiere” di Verona- hanno sorpreso noi,
il pubblico e la stessa giuria tecnica composta di chef, giornalisti ed
esperti di enogastronomia”.
Lo chef del ristorante “Da Aldo”,
Galliano Pasetto, ha presentato un Risotto con broccoletto e salsa
finanziera presentandolo con una foglia d’argento (edibile) sopra. Il
piatto è stato molto apprezzato per la ricerca non solo gastronomica, ma
anche storica. La finanziera, tipicità piemontese, era il voluto
richiamo alla prima guerra d’indipendenza e al Tamburino Sardo. Roberto
Rambaldo,giovanissimo cuoco (24 anni) di “Sapori Di Versi”, ha stupito
presentando un piatto della tradizione: Tortelli di broccoletto con
petto d’anatra, schiuma di broso di croste di grana (non si butta
niente) e ripieno di broccoletto in bella vista. Luca Fasoli, infine,
chef dello storico “Calmiere” di Verona, ha cucinato Costolette
d’agnello saltate in salsa d’aglio, acciughe e uno spruzzo di Custoza,
con gelato al parmigiano.
Tre piatti ghiotti, di concezione e
preparazione diverse, ma tutti e tre meritevoli di giudizi lusinghieri.
Questa sera, sabato, la sfida continua con i ristoranti “Taverna Kus” di
San Zeno di Montagna, “Enoteca della Valpolicella” di Fumane e “Bacco
d’oro” di Mezzane.
La giuria chiamata ai due impegni è formata da
Isidoro Consolini, grande chef, stella Michelin al Caval di Torri del
Benaco (ora lavora al ristorante Dal Baffo a Limone, locale diventato
una calamita per ghiottoni e gourmet); Antonio Gioco, patron del
ristorante 12 Apostoli di Verona, locale tra i più celebri d’Italia per
la cucina, la cultura che vi si respira (è sede dell’omonimo premio) e
la valorizzazione dei prodotti del territorio e dell’ospitalità
scaligera. Antonio è figlio del grande Giorgio Gioco, il cuoco
protagonista di tanta storia della cucina italiana recente e, ancora,
maestro di tante generazioni di nuovi chef. Ed è padre di Filippo Gioco
(anche lui ieri in giuria a Custoza), quarta generazione del 12
Apostoli, che dopo la laurea a Ca’ Foscari a Venezia (tesi
sull’alimentazione e sui presidi Slow Food) lavora nel ristorante di
famiglia con il garbo, la cultura e l’affabilità del nonno e del padre.
In giuria c’è anche Cesare Soprana, l’orafo di Verona conosciutissimo
per le sue sculturine d’oro e d’argento. Appassionato gastronomo- suo
l’anno scorso il “Broccoletto d’oro” che premiò i coltivatori vincitori
dell’omonimo premio-, quest’anno ha firmato la targa (nella foto) che
andrà al vincitore della rassegna “Il broccoletto in cucina”. Il quinto
giurato è Claudio Gasparini, cronista del mensile “L’Altro Giornale” e
rappresentante della Pro Loco di Custoza. Il sesto è il sottoscritto,
direttore di Goloso&Curioso, indegno presidente di giuria.
Direttore di Golosoecurioso. Giornalista professionista.
Archeogastronomo. È stato caposervizio del giornale L’Arena di
Verona. Ha scritto i libri “Il Bianco di Custoza”; “Il rosto e l’alesso, la
cucina veronese tra l’occupazione francese e quella austriaca”; “Berto Barbarani il poeta di Verona”. Scrive per la rivista nazionale dell'Associazione italiana sommelier "Vitae", per "Il sommelier veneto" e per il quotidiano nazionale La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Ha collaborato, con Edoardo
Raspelli, alla Guida l’Espresso. È ispettore della guida "Best gourmet dell'Alpe Adria". Ha vinto i premi Cilento 2006;
Giornalista del Durello 2007; Garda Hills 2008. Nel 2016 ha avuto il prestigioso riconoscimento internazionale Premio Ischia per la narrazione enogastronomica. Nel 2016 ha scritto il libro "Le verdure dimenticate" e nel 2017 "I frutti dimenticati", pubblicati entrambi da Gribaudo. Sempre per Gribaudo ha scritto "Il grande libro delle frittate". In collaborazione con Slow Food ha pubblicato nel 2018 il volumetto sul presidio "Il broccoletto di Custoza".
Indirizzo mail: morello.pecchioli@golosoecurioso.it