Goloso e Curioso
Il fantastico mondo dell'homebrewing

Il fantastico mondo dell'homebrewing

Homebrewing (“produrre la birra in casa”) è un termine che, nell’era dei ristoranti stellati e degli chef superstar, è entrato nell’uso comune. Molti sono i kit, venduti su Internet, che consentono di ottenere senza difficoltà un prodotto da condividere, e di cui vantarsi, con gli amici. Ma, al di là delle mode più o meno passeggere, l’homebrewing è una vera e propria arte che richiede passione, competenza e impegno: “ingredienti” che di certo non mancano a Katjia Mirri, titolare del “Mastragatta”, una piccola birreria da poco aperta alla periferia di Roma. Un posto diverso dai luccicanti pub di oggi. Un locale dove, come recita il menu, “non troverete la musica ad alto volume, perché parlare con gli amici non deve diventare difficile”. Né troverete il frigo pieno di birre in bottiglia perché, come ci spiega Katjia, basta un’ora di luce per alterarne irrimediabilmente il gusto. Al contrario, troverete ottime birre artigianali, soprattutto italiane e belghe, oltre a una pregiata selezione di tè, il tutto da abbinare a piatti di eccellenti affettati e formaggi (dal Castelmagno all’Occelli in foglie di castagno).

 

Katjia, come è cominciata la tua passione per l’homebrewing?

È stata una strada molto lunga. Sin da piccola mi dicevo “prima o poi farò la birra”… e dieci anni fa mi sono detta che era il momento di iniziare! In realtà non sapevo da dove cominciare. Mi sono informata e ho comprato un kit, che ho utilizzato per le prime birre, per poi passare al metodo All Grain. Produrre la birra mi ha dato così tanta soddisfazione che ho deciso di farne una professione: ho partecipato al master in tecnologie birraie al CERB (Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra) di Perugia, con uno stage al Birrificio Baladin a Piozzo, dove ho poi lavorato per due anni. Ho anche svolto attività di cantina per sette mesi al Birrificio del Borgo, curando il passaggio intermedio fra la cotta del mosto e l’imbottigliamento. Alla fine ho deciso di aprire il mio locale, con un’idea precisa: far conoscere la birra artigianale, che è un mondo talmente vasto in quanto a profumi, tradizioni e idee che ci sono dietro, che rappresenta completamente un altro prodotto rispetto alla birra che si è abituati a bere.

 

Al “Mastragatta” si tengono anche corsi di homebrewing. Cosa insegni ai tuoi “allievi”?

Un buon corso di birrificazione domestica parte da cos’è la birra: storia, cultura, varietà. Si studiano le materie prime, per capire da dove nasce la birra, gli strumenti per misurare le varie grandezze che entrano in gioco, e in generale tutto ciò che serve a gestire una prima cotta in casa. Si insegnano i principali stili di produzione (con le corrette dosi di malto, luppolo, lieviti e le giuste temperature di fermentazione), ma poi ognuno è liberissimo di “creare” le proprie ricette. Il che, sicuramente, offre grandi soddisfazioni.

 

È complesso cominciare a produrre la birra in casa?

Assolutamente no. È possibile partire dagli strumenti più “casalinghi” che tutti abbiamo a disposizione (pentole, termometro e mestolo), e successivamente procurarsi macchinari più complessi. I kit in commercio sono una buona possibilità per iniziare: permettono di ottenere un prodotto “bevibile” e semplice da realizzare, partendo da estratti di malto già luppolati. La tecnica più avanzata è quella dell’All Grain: in questo caso, si parte direttamente dai chicchi di malto d’orzo, ma naturalmente occorrono strumenti diversi (come il mulino, che serve a filtrare la miscela di malto e acqua, e lo scambiatore di calore) e più tempo. Se con il kit occorrono circa 45 minuti per ottenere il mosto (che deve poi fermentare e infine rifermentare in bottiglia), l’All Grain richiede intorno alle 8 ore. C’è anche una tecnica mista, il metodo E+G (estratto+grani), nella quale si utilizza l’estratto secco di malto in polvere non amaricato e lo si fa bollire in pentola con il luppolo. Il vantaggio è che, a differenza del kit, questo metodo permette di scegliere il luppolo in base alle proprie necessità e gusti.

 

Un consiglio per chi volesse avvicinarsi al mondo dell’homebrewing senza avere alcun tipo di esperienza nel settore.

Non c’è nulla di cui aver timore. Per cominciare consiglierei il kit, almeno per una o due cotte. Con il kit si può ottenere la propria birra molto velocemente e senza difficoltà, ed è un valido strumento che insegna a tenere sotto controllo tutte le variabili che entrano in gioco nella produzione della birra. In particolare, aiutano a capire l’importanza del processo di sanificazione delle bottiglie e di tutto ciò che entra in contatto con il mosto, per evitare la proliferazione dei batteri. Abbattere la flora batterica, infatti, è fondamentale per avere un buon prodotto finale. Sicuramente, seguire un corso aiuta: si leggono tante cose su Internet, ma entrare nel mondo dell’homebrewing osservando con i propri occhi come si fa è molto meglio. E poi, c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare.

 

Cosa provi a stappare una bottiglia della tua birra?

Alla prima birra che ho imbottigliato ho messo un sigillo in ceralacca e non l’ho mai aperta. È in cantina, un bel ricordo di quando ho cominciato a fare la birra. Poi, in effetti, ogni volta che si apre una bottiglia c’è un po’ di ansia: sarà buona o non sarà buona? Comunque sia, c’è sempre la soddisfazione di assaggiare la propria birra. Ho anche una preferita tra le mie birre: l’ho chiamata “Caledonia”, è una scotch ale ad alta gradazione. Di sicuro, quando si comincia con l’homebrewing, si scopre di avere tanti amici: tutti si autoinvitano per assaggiarla!

 

--------------------

Birreria Mastragatta

Via Palombarese km 18,20 – Guidonia Montecelio (RM)

info@mastragatta.it

 

Tutti gli articoli >

Luca Porcella
Il fantastico mondo dell'homebrewing

Luca Porcella

Luca Porcella

Luca Porcella, nato a La Spezia nel 1989, vive in provincia di Roma da quando aveva un anno. Diplomato al Liceo Classico, si è laureato in International Relations e dal 2013 ha iniziato a lavorare come consulente per il settore pubblico per clienti italiani e internazionali. Da ottobre 2016 vive a Bruxelles, dove ora lavora per la Commissione e assaggia birre di ogni tipo. Appassionato di gastronomia, segue con interesse il mondo del food e ama girare in moto tra le sagre di paese. Disegna, suona, scrive, e si diverte a cucinare, per la felicità di amici e parenti che non esitano ad affidargli le “chiavi” dei fornelli.

La sua specialità è, senza dubbio, l’aglio olio e peperoncino di mezzanotte.

Editore

Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»