Goloso e Curioso
Tenetelo d'occhio. Alessandro Frau, l'italico genio di Phuket

Tenetelo d'occhio. Alessandro Frau, l'italico genio di Phuket

Ho conosciuto Alessandro Frau in Sardegna, e me lo sono ritrovato qui in Thailandia quando era a capo delle cucine dello Sheraton a Laguna, il posto piu’ esclusivo dell’isola. Ho pensato che incontrarlo e fargli raccontare la sua storia sarebbe stato bello: un altro esempio del successo degli italiani nel mondo. Alessandro ha inziato la sua carriera a Londra  passando poi naturalmente per la Sardegna, sua terra di origine. Seduti sulla terrazza dell’Acqua, il suo ristorante qui a Phuket, davanti un bicchiere di vermentino gli ho fatto raccontare  la sua avventura, che a dire il vero e’ appena iniziata e promette di diventare importante.

-“Allora Ale, perche’ proprio in Thailandia ?”

“ Nel 2003 la mia prima visita alla Thailandia, per un mese di vacanza e piacere. La Thailandia ti colpisce dritto al cuore, con la sua cultura, la sua religione, il suo vivere alla giornata, e questa emozione mi ha riportato ancora nel 2004, ma questa volta con il sogno di poter fermarmi anche a lavorare, per conoscere una realtà completamente diversa da quelle che avevo vissuto sino ad allora.

A Dicembre del 2004, sono riuscito a coronare questo piccolo sogno iniziano a  lavorare come Chef Italiano allo Sheraton Grande Laguna di Phuket, grande cambiamento che coincideva poi con la terribile tragedia dello Tsunami, ma non per questo mi sono fermato, anzi mi ha datto maggior carica e determinazione che mi hanno permesso, a soli 28 anni, di ricevere la promozione per la posizione di Chef Esecutivo dello Sheraton Grande Laguna Phuket, resposabile di 10 ristoranti, banchetti sino a 1000 persone, al controllo di un team di 130 cuochi. Un’esperienza importantissima che mi ha permesso di  accrescere la mia professionalità, le mie capacità in termini di organizzazione e controllo e allo stesso tempo un continuo confrontarsi professionalmente e umanamente con una realtà molto diversa.

Dopo 4 anni, ho sentito dentro di me la sicurezza per fare il grande passo che mi ha portato a costruire il mio ristorante “Acqua” che è tutto l’insieme delle mie esperienze per il mondo, della mia concezione del posto perfetto dove soddisfare le proprie esigenze culinarie, in un contorno altrettanto attento e di moderno design.

Di sicuro l’esperienza Inglese e quella dei primi 4 anni in Thailandia, sono le 2 esperienze che mi hanno profondamente solcato e messo a dura prova, quelle che mi rimangono piu impresse nella memoria, quelle che mi hanno permesso di allargare il mio bagaglio di conoscenze e, in certi momenti , quelle che mi hanno anche segnato anche fisicamente, perchè non bisognerebbe mai dimenticare che questa è una professione che ti porta a lavorare anche 15 o più ore al giorno, spesso sotto pressione, ma per quanto mi riguarda  la passione che nutrivo e nutro ancora per questa professione, ha avuto la meglio su tutte le altre difficoltà.

Ora che sono il capo di me stesso mi  sento più libero di godermi il posto che ho scelto, libero di creare e gestire il mio tipo di cucina, il mio ristorante, di metter a frutto tutto quello che ho imparato in questi anni in giro per il mondo, a contatto con persone diverse, profumi e odori caratteristici, ingredienti, oggetti, forme e senzazioni, persone e emozioni, tutto custodito gelosamente dentro di me e che ora posso utilizzare a mio piacimento.

Così nasce “Acqua Restaurant”, un ristorante di cucina Italiana moderna, ma che non trascura la tradizione e le specialità regionali, per dare una scelta completa di quello che è la cucina Italiana nella sua evoluzione, da quello che veniva cucinato dai nostri antenati sino ad oggi, ai grandi Chefs e alla creatività ed evoluzione della cucina.

Acqua pur essendo in Thailandia, non si fa mancare niente: si possono trovare piatti come carciofi freschi e bottarga, burrata, culatello e fichi freschi oppure spaghetti ai ricci di mare di Sardegna, questo è solo un piccolo esempio, di come ho voluto ricreare l’autenticità della cucina Italiana qui all’Acqua.

Il menu è composto solo da ingredienti che passano costantemente sotto il  controllo qualità, solamente ingredienti che risaltano le loro caratteristiche di ottimo livello cercando di dare al cliente sempre la continuità e l’impeccabilità.

La ricerca degli ingredienti è importantissima, non si smette mai di cercare il meglio o il diverso, tenendosi costantemente aggiornati  sulll’evoluzione delle materie e dei metodi di cucina, per poi sorprendere sempre il cliente e allo stesso tempo anche educarlo al nuovo.

La carta dei vini offre oltre 110 etichette da tutto il mondo, ma al 60% dall’ Italia, con tutti i grandi nomi dei grandi vini italiani, che assolutamente non devono mancare.

Un altro particolare è la scelta del caffé espresso alla carta, infatti qui all’Acqua diamo la scelta di 3 tipi di Brands di caffé, tra cui Illy, Lavazza e Vittoria, una cosa insolita che non si vede spesso, ma l’idea di dare al cliente la scelta del loro caffé preferito mi sembrava molto importante, quanto l’importanza del caffé per gli Italiani.

La cucina è a vista, e il design moderno, composto da grigio pietra e nero pietra, con i banchi di lavoro in granito nero, dove regna un isola centrale, su cui sono organizzati un alternarsi di fuochi a gas ed a induzione.

Sopra la cucina vi è una cornice di legno a strati, che ricrea l’atmosfera delle case al mare, che poi si riprende in altre parti dell’arredo del ristorante.

L’interno del ristorante si divide in due ambienti, uno con vista cucine, mentre l’altro è piu riservato.

Acqua dispone di 90 posti a sedere che in casi di cene speciali possono arrivare sino a 130, tra interno ed esterno.

Acqua ha aperto il 7 di Febbraio del 2009, quindi è giovanissimo di nascita, ma esperto di bagaglio come avrete potuto constatare, un ulteriore esempio della creativita’ e del successo degli italiani che nel mondo portono alto il nome della cucina italica.”

Guido (Lino) Orben


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Lino
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Guido Orben. E’ l’Executive Chef del Pisona Group Patong a Phuket, in  Thailandia. Il suo background culinario affonda le radici nella cucina italiana tradizionale, ma spazia in molte altre cucine grazie alle vaste esperienza internazionali. Il primo significativo incarico è stato di primo chef al ristorante "La Vigna", a Lanark, Scozia. Due anni più tardi è Executive Chef, all’Hotel Savoy a Firenze. A Firenze cura l’apertura del Doney Caffè di Giorgio Armani. Nel 1991 accetta l’offerta della compagnia Toyota di aprire il loro ristorante italiano   "Fontana" a Fukuoka, in Giappone, con il titolo di Executive Chef. Nel 1994 si sposta a Ureshino dove apre il ristorante Italiano del nuovissimo hotel The Hamilton, il "Tre Corone". Dopo sei anni si sposta a Tokyo, dove apre un ristorante, sempre col nome "Tre Corone", a Ginza, il cuore della capitale. Il Tre Corone diventa uno dei ristoranti Italiani più conosciuti di Tokyo tanto che è l’unico ristorante in Giappone a ricevere, a quel tempo, l’insegna dell’Euro Toques. Ha scritto un libro con Gabriele Ferron, produttore, chef e grande esperto di riso e Girolamo Panzetta, famoso giornalista italiano a Tokyo. Cura un programma televisivo di 10 puntate che la televisione giapponese gira quasi interamente in Italia. Nel 2005 Guido Orben ritorna in Italia dove è Executive Chef nel quattro stelle   Grand Hotel Capo Boi, in Sardegna. L’anno dopo si sposta a Pukhet, in Thailandia dove tuttora vive e opera.

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