Toros, miglior friulano. Villa Russiz, miglior Pinot Grigio

Il miglior Friulano è quello prodotto da Toros di Cormons, il miglior Pinot grigio è dell’azienda Villa Russiz di Capriva del Friuli. E’ questo il verdetto del concorso Gran Noè 2011-Friulano & friends, la selezione rivolta a tutte le aziende vitivinicole del Friuli Venezia Giulia per eleggere il “Friulano - Gran Noè 2011â€� e il “Pinot grigio - Gran Noè 2011" prodotti in regione nell’ultima annata commerciale. Lo hanno decretato i membri della Commissione internazionale voluta dall’Ersa del Friuli e riunita nella sede dell’agenzia regionale per lo sviluppo rurale, una commissione estremamente qualificata. Ne facevano parte l’inviato della rivista Vinum (Svizzera) e del Kleine Zeitung (Austria); i delegati di Decanter (Gran Bretagna) e Italiens Weinwelten e Wein & Markt (Germania), i giornalisti del magazine on line Wine News,  i curatori delle tre Guide italiane che si occupano di vino: Touring, Gambero e Espresso, i titolari delle rubriche tematiche su Libero, La Stampa e di Gusto, la trasmissione in onda ogni giorno su Canale 5. Faceva parte della giuria anche Morello Pecchioli, direttore di Goloso&Curioso.

“La selezione alla ciecaâ€�, racconta, “è stata rigorosissima. Le bottiglie dei 23 Friulani (divisi in quattro batterie) e degli 8 Pinot arrivati in finale dopo una prima accurata selezione di 267 vini, sono state presentate dai sommelier dell’Ais friulana guidati da Giovanni Ottogalli avvolte in  “mantelliâ€� di velluto rosso. Per i Friulani c’è stata una finale nella finale: i vincitori delle quattro batterie più due con i punteggi più alti sono stati riassaggiati. E alla fine è uscito il meritatissimo vincitore: il Tocai (Friualano) dell’azienda Toros. Per il Pinot Grigio, visto il numero di campioni ridotto, si è andati subito alla conta del migliore e si è imposto quello di Villa Russiz.

Gianni Ottogalli ha illustrato le caratteristiche dei vini premiati premettendo che il Pinot Grigio è una mutazione genetica del Pinot Nero ed ha origini francesi. Per molti anni è stato uno dei vini più alla moda della produzione vitivinicola italiana e in Friuli Venezia Giulia viene coltivato da più di cent’anni. E’ un vino che si presta a molte interpretazioni, poiché modificando il tempo in cui resta a contatto con le bucce, assume colorazioni caratteristiche che vanno dal giallo paglierino, al dorato chiaro, fino a raggiungere diverse nuance di ramato. Il Pinot grigio di Villa Russiz colpisce per il suo bouquet elegante, floreale, che si arricchisce di note di sambuco e pera. Estremamente piacevole al sorso, sorprende per l’armonia di frutta e fiori che genera in bocca.

Il Friulano di Toros è stato descritto come fine, delicato, fruttato, ricco di struttura ed equilibrato. Caratteristico nel sentore di mandorla gentile che lascia nel finale in bocca dimostra una armoniosa acidità. Di colore dorato chiaro,  si percepiscono raffinate note floreali al naso e erbacee al palato, quanto promette nel primo caso, il Friulano di Toros lo conferma poi in bocca.

Le premiazioni e le degustazioni sono state fatte a San Daniele del Friuli durante la festa del prosciutto San Daniele per sottolineare l’abbinamento tra i vini friulani e quel prodotto di eccellenza che già nel Rinascimento veniva inviato, stipato su carri, per imbandire le tavole dei nobili di Venezia. .

Il Gran Noè 2011 Friulano & friends è stato organizzato dall’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, ERSA.

Grazie alla collaborazione con il Consorzio di tutela del prosciutto di San Daniele, è stato possibile organizzare un calendario di attività che hanno coinvolto una cinquantina di giornalisti, esponenti delle principali testate che trattano di enogastronomia e turismo a livello nazionale ed estero, volto a far conoscere le realtà produttive del settore vitivinicolo regionale e del distretto alimentare di San Daniele del Friuli. Le riviste: Turisti per caso, Vie del Gusto, Spirito DiVino, Corriere del Veneto, Bargiornale e Ristoranti, Gambero Rosso, l’Espresso, Io Donna ed Elle, il giornale in web Goloso&Curioso, i blog Italia squisita, Fermenti digitali, sono solamente alcuni dei nomi delle testate che hanno partecipato.

“Ha richiesto grande sforzoâ€�, ha sottolineato Claudio Violino, assessore regionale all’agricoltura, “riuscire a portare in Friuli Venezia Giulia alcuni tra i più grandi nomi del giornalismo di settore, sia nazionale che internazionale, ma ciò è stato  fortemente voluto per attribuire all’evento un carattere di internazionalità che non ha mai avuto. E’ importante che i giornalisti vedano dove si trovano i vigneti e le cantine in cui nasce il nostro vino, conoscano i produttori e apprezzino le grandi opportunità che il nostro territorio offre in termini di storia, cultura, tradizione come anche di enogastronomia".